Negli ultimi anni sono stato in zonzo per l'Italia, tra scuole superiori e sale da incontri serali, a portare in giro una conferenza intitolata "Il bosone di Higgs in un bicchiere d'acqua". Ho perso il conto di quanti incontri ho fatto con il mio sacchetto di LEGO a rappresentare il Modello Standard, i miei fogli di carta da tagliare e ritagliare, e la foto dei mirtilli di la Thuile usati come scusa per spiegare come si costruisce la conoscenza scientifica, tra ipotesi teoriche e misure sperimentali (chi ha assistito alla conferenza sa di cosa parlo!).
In una delle tappe di quello che mia moglie all'epoca aveva chiamato il “never ending tour”, sono passato da Valdagno, ospite degli organizzatori de La Via delle Scienze, che ringrazio ancora: è stata una serata che ricordo con molto piacere! È successo allora che quegli stessi organizzatori, che quest'anno non hanno potuto organizzare un ciclo di incontri a causa delle restrizioni dovute al confinamento pandemico, non si siano persi d'animo, e abbiamo inventato una serie di incontri virtuali con gli ospiti delle edizioni precedenti:
Tra tante cose che in questi giorni ci sono precluse, gli spostamenti sono tra le principali: esiste però un tipo di viaggio che possiamo ancora fare. (...) La nostra associazione ha immaginato di poter venirvi a trovare, portando con sé alcuni degli Ospiti più comunicativi e apprezzati (...). Abbiamo chiesto a queste grandi personalità delle scienze di donarci un contributo originale in video, da poter condividere con Voi.
Ecco dunque che sabato scorso ho registrato il mio primo video di divulgazione "confinata". È pieno di errori tecnici (non ho fissato la messa a fuoco della telecamera, e sembra che io mi sia fatto filmare da un operatore ubriaco; il bilanciamento del bianco è talmente sballato che potreste sospettare un ittero incipiente; ho girato tutto in stile "buona la prima", senza montaggio e script, e dunque i miei tempi "televisivi" sono piuttosto discutibili, e ci sono delle ripetizioni in quello che racconto), e inoltre mette impietosamente in risalto la mia fluente capigliatura da quarantena... però, a rivederlo, non sono insoddisfatto. Non è facile mantenere l'attenzione di un pubblico virtuale, e non sono sicuro che il video sia il formato che più mi si addice, ma ho raccontato le cose che mi premeva dire, e sono riuscito ad infilare nella chiacchiera il lancio di un dado da gioco, che è sempre una buona cosa!
Magari interessa anche a voi, lo metto dunque qui sotto. Ho anche aggiunto le foto dei grafici che usato durante la chiacchierata, magari sono più chiari così che dal video. E, ancora più in basso, trovate invece la registrazione della conferenza a cui questo breve intervento si riferisce. Buona visione!
Robo dice
Il video non è tecnicamente perfetto ma lo è didatticamente. Sei riuscito nell'impresa di rendere comprensibili cose difficilissime. Si capisce quanto impegno hai posto in tal senso. Complimenti
Una cosa che avevo capito da tempo e che si evince anche dalle tue spiegazioni é che, mentre solitamente si cerca una corrispondenza tra teoria sottostante e dati sperimentali, sembra che la comunità dei fisici aneli una discrepanza.
La mia domanda è la seguente: questa tensione è specifica della situazione attuale del modello standard (alta accordanza con i dati ma molti parametri settati "a mano") o si può generalizzare come tipica del processo di progressione del sapere scientifico?
Ciao e grazie
Marco dice
Ci sono stati tempi in cui le discrepanze tra misure e descrizione teorica erano talmente tante e evidenti, che era la teoria a correre dietro all'esperimento, e non viceversa: pensa alla nascita della meccanica quantistica o allo sviluppo della fisica delle particelle tra gli anni '50 e gli anni '70 del secolo scorso. Oggi nella fisica delle particelle la dinamica si è invertita, e personalmente penso ci farebbe bene che la natura ci sconvolgesse di nuovo un po' con qualche risultato inatteso e non capito, che ci rimandasse un po' tutti alla lavagna a rifare i calcoli e a immaginare soluzioni diverse.
GIGI dice
Ottimo come sempre e anch'io spero di campare abbastanza per veder aprirsi nuovi scenari.
OT. Ho visto alle tue spalle soprammobili-statuette di "stile moderno".
Non ci hai mai parlato delle tue idee e preferenze sull'arte. (mi pare).
Per mia esperienza, mentre gli umanisti nella gran maggioranza dei casi non capiscono nulla di fisica e in genere dei fondamenti della scienza; invece i fisici e comunque chi ha una formazione da "quadrivio" ha spesso interessi precisi e non "banali" nel campo artistico, anche in senso lato.
Marco dice
In realtà la statua che si vede alle mie spalle nel video è proprietà di mia moglie, e in più è stata un regalo, dunque non scelta direttamente (per quanto gradita).
I miei gusti artistici si orientano verso oggetti più semplici (fotografie o disegni e stampe - spesso tratte da fumetti - oppure ceramiche o oggetti di legno che non so possono chiamarsi sculture) che molti esiterebbero a chiamare arte (i fumetti? E invece...) ma che a me parlano di più.
Fabiano dice
Ben fatto Marco (al netto delle pecche cinematografiche), credo sia davvero comprensibile per chiunque. Adesso lo giro a qualche amico appassionato di fisica.
Fabiano dice
Un chiarimento. Quando fai vedere il diagramma di Feynman per la produzione del bosone di Higgs a un certo punto dici "...che sia un quark top a ruotare in questo triangolo". Immagino sia una semplificazione (che ci sta) perché capisco che parli di loop fermionici, però a parte le frecce usate per distinguere particelle e antiparticelle che sembrano appunto rincorrersi in un loop, non c'è niente che gira fisicamente... o sbaglio?
Marco dice
No, se per "girare" intendi un moto circolare, non c'è niente che gira. I diagrammi di Feynman sono sempre difficili da spiegare perché danno l'illusione di comprendere, ma troppo spesso si dimentica se sono una rappresentazione grafica di un'equazione, e che gli assi rappresentano spazio e tempo, e dunque la rappresentazione non è tutto nello spazio come potrebbe sembrare. La mia è stata ovviamente un ipersemplificazione semantica ("loop" è diventato "particelle che girano") che spero perdonerai 🙂
Fabiano dice
Ok, tutto chiaro.