Qualche anno fa, quando ho iniziato a proporre l'annuale biglietto di auguri di ATLAS ai lettori di Borborigmi, per un po' ho utilizzato la mia speciale macchina quantistica per estrarre a sorte i vincitori. Poi la macchina quantistica è cresciuta, e per un po' ha avuto voglia di far altro che non assecondare le velleità di suo padre. Quest'anno, però, mi è venuta un'idea.
Giulia fa le elementari, e, come tutti i bambini della sua età, tra le altre cose studia e usa le tabelline. Siccome io sono un discreto nerd, prima di Natale le ho regalato due dadi poliedrici da 10 facce, di quelli che si usano per giocare ai giochi di ruolo come Dungeons & Dragons, proprio per ripassare le tabelline: lei li lancia, e deve dire al volo il prodotto delle due facce che escono dal tiro. La cosa ha avuto un buon successo: la componente ludica è sempre un buono stimolo per imparare, e, prima o poi, li useremo anche per una vera campagna di D&D.
Ho pensato però che potevamo usare i due dadi anche per estrarre a sorte i due vincitori del biglietto di auguri di ATLAS del 2018. Giulia ha scelto quale dei due dadi avrebbe rappresentato le decine (i d10 sono numerati da 0 a 9, e dunque, se usati in coppie come decine e unità, possono un numero causale da 0 a 99). I commentatori augurali quest'anno sono 47, e dunque il lancio era potenzialmente abbondante, ma non unfair se avessimo deciso di trascurare tutti i lanci con un risultato superiore a 47, o uguale a 0. Ce l'abbiamo fatta in tre tiri: dopo un primo sfortunato 95, sono usciti il 37 e il 10. Se non ho contato male, corrispondono a Emma e Alea, che ho contatterò privatamente per inviare loro il biglietto: congratulazioni! A tutti gli altri il mio consueto grazie per aver partecipato, e, non disperate, ci saranno altre occasioni.
Questo articoletto si conclude con due notarelle nerdissime, visto che siamo in tema. La prima riguarda i giochi di ruolo: Giulia ha appena compiuto 10 anni, e potrebbe dunque essere pronta per una prima sessione di D&D, anche se ufficialmente il gioco è consigliato dai 12 anni un su. Il che non vuol dire che non di possano fare giochi di ruolo simili con bambini anche più piccoli. Qualche anno fa, per esempio, ho testato con Giulia e e altri figli di amici Hero Kids, che aveva un discreto successo nonostante la semplicità. Si trovano parecchie risorse simili in rete, anche gratuitamente: se il genere vi piace, provate!
La seconda notarella tocca invece la questione delle tabelline. La maestra di Giulia le ha chiesto di imparare anche quella dell'11 e del 12, anche se io qualche dubbio sulla loro utilità nel calcolo mentale e algoritmico (per moltiplicazioni e divisioni si usano solo quelle dallo 0 al 9, no?). La scusa però era ghiottissima: dopo i due dadi da 10 è arrivata dunque anche una coppia di dadi da 12, che non si dica poi che non vogliamo ripassare come vuole la maestra!
Alea dice
Grazie ancora! Cartolina arrivata, la incornicero! 🙂