(L'ultima estate è un esperimento di scrittura post-adolescenziale postuma, ispirato al podcast Mortified. Ho scritto questo testo tra l'estate del 1994, l'autunno del 1997 e la primavera del 1999, ma se passate il mouse sui numerelli appariranno dei box di commento scritti oggi, a più o meno 20 anni di distanza. Questa è la sesta puntata, il racconto inizia qui.)
Mi sono svegliato stranamente bene stamattina. Beh, bene è una parola grossa. Mi sono svegliato, ecco. Di certo Kurt è stupito di vedermi in piedi e in grado di raggiungere sulle mie gambe i cessi del campeggio:
— Ma allora non sei morto — mi dice con ironia.
— Umpf... — è tutto quello che riesco a rispondere.
Nonostante il mio stomaco si riprenda in fretta dagli strapazzi, un po’ distrutto lo sono, ovviamente.
Racconto schematico (tipo Puck): [1]Chi sia Puck nell'economia del racconto lo scopriremo tra poche righe. Nel cartone animato L'Ape Maia, Puck è una mosca.
- sveglia senza tronamento post-sbronza (meno male!);
- a Bologna ore 11.30 a recuperare Maia e Tecla; [2]Ecco che Maia fa finalmente il suo ingresso nella storia. La protagonista del cartone animato da cui pesco la maggior parte delle identità segrete del racconto si è finalmente unita la gruppo. Il fatto che arrivi insieme a Tecla, che ne l'Ape Maia è un ragno femmina di mezza età che cerca sistematicamente di catturare e mangiare Maia è una pura coincidenza. O forse no.
Ecco che torna Tecla: dopo essere stata ad Alassio dai nonni ha raccolto Maia e insieme ci hanno raggiunto: il gruppo è finalmente completo. Per la cronaca Puck è il fratello di Flip, [3]Ecco svelato l'arcano. e non c’entra molto con il viaggio [4]5 o 6 anni di differenza a quell'età sono un abisso. Mentre Flip è mio coetaneo, all'epoca Puck ha circa 15 anni ed è ancora un pischello che va in vacanza con i genitori. – anche se lo incontreremo, e chi lo avrebbe detto? Ma è una delle poche persone che conosco che è capace soltanto di scrivere facendo elenchi. [5]Le capacità di scrittura di Puck sono certamente migliorate col tempo.
Non distraiamoci, che tutto si svolge molto velocemente:
- Tecla prende la prima multa (divieto di sosta);
- Pranzo da Mc Donald’s (povero stomaco); [6]Vi ricordo che sono reduce da una colossale sbronza, che ha seguito una cena abbondante al Festival di Liberazione.
- Pomeriggio in campeggio sotto gli irrigatori per non evaporare dal caldo;
- Ore 17.00 visita a Bologna (gran bella città); [7]Questo commento sulle qualità artistiche di Bologna fa il pari con la mia tersa valutazione di San Fruttuoso. Sono un profondo intenditore d'arte e architettura, non ci sono dubbi.
- Altre due multe per divieto di sosta o simili; [8]L'ho già detto che sono squattrinato che più non si può? Immaginatevi allora con quale reazione ho accolto la notizia delle multe.
- Cena in pizzeria. [9]MacDonald's a pranzo e pizza a cena. Sanissimo.
Ora che la compagnia è completa, il morale non è più sù delle caviglie, al limite delle ginocchia. [10]Ovvero, siamo tutti un po' scazzati, per ragioni variegate che emergeranno nel corso del racconto. Ma, spoiler alert, in sostanza la realtà è che siamo un gruppo veramente mal assortito, che sta insieme con la scusa di vecchie amicizie e relazioni che mostrano la corda. C’è qualcosa in tutto questo che non va, non trovate? A chi scopre cos’è in premio a scelta una pizza margherita o un cheeseburger.
Morale della giornata 1: andare in auto per ora si rivela conveniente come il treno (150.000 lire di multe). [11]Nel 1994 ci sono ancora le lire. 150.000 lire sono un sacco di soldi, anche divisi tra tutti gli astanti. Siamo veramente in bolletta.
Morale 2: i miei soldi e quelli di Willi evaporano troppo in fretta: urge porre rimedio! (Tornare a casa? Spettacolino? Furto con scasso?).
Note
↑1 | Chi sia Puck nell'economia del racconto lo scopriremo tra poche righe. Nel cartone animato L'Ape Maia, Puck è una mosca. |
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↑2 | Ecco che Maia fa finalmente il suo ingresso nella storia. La protagonista del cartone animato da cui pesco la maggior parte delle identità segrete del racconto si è finalmente unita la gruppo. Il fatto che arrivi insieme a Tecla, che ne l'Ape Maia è un ragno femmina di mezza età che cerca sistematicamente di catturare e mangiare Maia è una pura coincidenza. O forse no. |
↑3 | Ecco svelato l'arcano. |
↑4 | 5 o 6 anni di differenza a quell'età sono un abisso. Mentre Flip è mio coetaneo, all'epoca Puck ha circa 15 anni ed è ancora un pischello che va in vacanza con i genitori. |
↑5 | Le capacità di scrittura di Puck sono certamente migliorate col tempo. |
↑6 | Vi ricordo che sono reduce da una colossale sbronza, che ha seguito una cena abbondante al Festival di Liberazione. |
↑7 | Questo commento sulle qualità artistiche di Bologna fa il pari con la mia tersa valutazione di San Fruttuoso. Sono un profondo intenditore d'arte e architettura, non ci sono dubbi. |
↑8 | L'ho già detto che sono squattrinato che più non si può? Immaginatevi allora con quale reazione ho accolto la notizia delle multe. |
↑9 | MacDonald's a pranzo e pizza a cena. Sanissimo. |
↑10 | Ovvero, siamo tutti un po' scazzati, per ragioni variegate che emergeranno nel corso del racconto. Ma, spoiler alert, in sostanza la realtà è che siamo un gruppo veramente mal assortito, che sta insieme con la scusa di vecchie amicizie e relazioni che mostrano la corda. |
↑11 | Nel 1994 ci sono ancora le lire. 150.000 lire sono un sacco di soldi, anche divisi tra tutti gli astanti. Siamo veramente in bolletta. |
GIGI dice
Da bulgnais, seppur di importazione, chiedo un chiarimento.
"Ore 17.00 visita a Bologna (gran bella città)".Poi "Questo commento sulle qualità artistiche di Bologna fa il pari con la mia tersa valutazione di San Fruttuoso. Sono un profondo intenditore d'arte e architettura, non ci sono dubbi."
Visto che di San Fruttuoso davi un giudizio negativo e di Bolgna dai qui un giudizio positivo, significa che non la apprezzi?
Sai, è una città per così dire, anomala. non è mai stata capitale (a differenza di Firenze e Modena, per esempio), ma è stata la più grande città del Papato, dopo Roma. Ha un grande, dicono il più grande, centro storico fra le città italiane, ma in questo guazzabuglio di antico, vecchio e (brutto) moderno, ci sono gioielli d'arte che valgono il viaggio.
Infatti oggi Bologna è diventata un'attrazione turistica e i turisti son tanti che cominciano a dar fastidio, proprio come a Firenze e Venezia. Pensa te.
E tieni conto che sono molto critico verso la mia città!
Forse non ho capito bene cosa intendevi, altrimenti, vieni a fare un salto. Ti porto in giro io.
Marco dice
Ciao Gigi,
l'ironia non era rivolta certo a Bologna (o a San Fruttuoso, per quel che importa) ma alla mia laconicissima maniera di liquidare in due o tre parole i luoghi bellissimi che attraversavo. Nel diario del 1994 San Fruttuoso è semplicemente "una caletta con abbazia", Bologna una "gran bella città". A rileggerli oggi, mi sembrano commenti di una superficialità disarmante, probabilmente segno dell'età a cui li ho scritto, tutto preso a preoccuparmi di ben altre cose.
P.S. Sono stato a Bologna questa primavera per una scuola dell'INFN a cui insegnavo, e l'ho trovata molto piacevole, forse fin troppo piena di giovini universitari, ma temo sia lo scotto da pagare, no? 🙂