Ogni scienziato in possesso di una casella di posta elettronica ne ha ricevuto almeno uno. Sono messaggi strani, inattesi, che si inseriscono nel flusso delle comunicazioni di lavoro. Nel mio caso - sono un fisico delle particelle che lavora a uno degli esperimenti del CERN di Ginevra - suonano spesso così:
«Ho seri motivi per ritenere che gli esperimenti in corso al CERN non potranno fornire i risultati sperati, se non si terrà nel debito conto la mia teoria. So bene che tale sconcertante previsione susciterà sarcastici commenti: ne riparleremo dopo che saranno resi noti i risultati deludenti degli esperimenti. Non vi può essere alternativa al giusto.»
Fino a qualche tempo fa, simili messaggi erano accompagnati da relativo documento dedicato a descrivere la teoria sostenuta. In tempi più recenti, la discussione dei dettagli è spesso delegata al sito web dell’autore. Non senza una certa ironia, il World Wide Web, inventato al CERN venticinque anni fa per lo scambio di informazioni tra gli scienziati, permette oggi (anche) la disseminazione delle teorie pseudo-scientifiche più audaci. Fonti di energia gratuite perenni, modelli della gravità che promettono facili viaggi interstellari, teorie delle particelle elementari basate su coincidenze numeriche: ce n’è davvero per tutti i gusti.
(Continua sul sito del Manifesto, si accede con una semplice registrazione. Il pezzo è uscito su Alias, l'inserto del sabato del Manifesto, il 3 settembre 2016)
P.S. sabato prossimo sarò al Festival della Comunicazione di Camogli a parlare proprio di teorie squinternate al tempo del web. Ci sono ancora dei posti, l'ingresso è gratuito ma bisogna registrarsi.
My_May dice
bosone madala... credo di essere piu o meno nell'argomento giusto (seguono: i pettegolezzi viaggiano piu veloci della luce o l'indice delle bufale) 😀
com'è sta storia, hai scoperto il bosone madala e non ci hai detto niente? ehehe
p.s.
è da due giorni che mi arriva lo stesso articolo proposto da tutti i giornali italiani (non so se gira anche nel resto del mondo). Mi sa che gira allo stesso modo come girò la notizia che gli alieni erano arrivati sulla Terra.
Antonio dice
Ciao Marco,
ho letto l’articolo. Sono un po perplesso sul tuo finale. Non so. Tu dici che anche gli scienziati hanno parte delle colpe per non saper comunicare correttamente il formalismo teorico e di soffermarsi troppo su una divulgazione per metafore.
Non sono molto d’accordo, basterebbe spiegare bene quale sia il metodo scientifico per far cadere tutte queste teorie “squinternate”.
Io credo che questi personaggi (tutto sommato innocui, sebbene a volte fastidiosi) siano animati più che altro da manie di grandezza. Non credo che l’educazione al sapere scientifico c’entri molto. In altri contesti esistono personaggi simili, ossia persone convinte di saper risolvere il problema con ricette facili ignorando la complessità delle questioni.
Ma concordo con te che l’equilibrio tra divulgazione accessibile a tutti e rigore e formalismo sia difficilissimo da raggiungere.