La settimana scorsa, mentre, con la scusa di presentare Particelle familiari alla Libreria asSaggi di Roma, chiacchieravo dello stato e del futuro della fisica delle particelle con Anna Parisi, Giorgio Sestili ha avuto la malaugurata idea di filmare le mie pontificazioni. Adesso le ha messe online, e allora io le appiccico qui sotto, nel caso interessi vedere come rendo dal vivo 🙂
Daniele Serafini dice
Per una volta sono contento di poter dire: io c'ero! Son quello che ti chiede del gravitone intorno al minuto 33 del primo video. Dal vivo rendi benissimo (in termini di chiarezza ma anche nel modo di porti) e fai anche delle fantastiche dediche personalizzate (quella che mi hai fatto era legata al mio mestiere di "redattore" per non vedenti) Cosa si può voler di più - Grazie grazie - un abbraccio
My_May dice
bhe niente male,anche se alle alle volte mi pareva che volessi strozzare la giornalista eheheh (domandina, ma nella patria di Laterza passerai o è troppo lontano?)...//
Ho ascoltato per il momento solo la prima mezz'ora (spero di continuare la visione nei prossimi giorni) e mi chiedevo se li qualcuno ha chiesto lumi sul "meccanismo" di Higgs piu che sul bosone (visto che pare sia racchiuso li dentro il segreto delle masse delle pariticelle...almeno per i bosoni massivi), e se oltre al bosono di Higgs ci sono altre predizioni della teoria confermate dagli esperimenti. 🙂
Marco dice
@My_May: non esattamente, abbiamo piuttosto chiacchierato delle estensione del Modello Standard (come la supersimmetria).
P.S. Per il momento non ho un previsione nessun incontro dalle parti di Bari, ma nel futuro chissà... 🙂
juhan dice
Bellissima chiacchierata, e Daniele m'incuriosisce circa la dedica: ti aspetto a Türin, nèh!
Marco dice
@Juhan: io sono un finto scrittore, non mi capacito di scrivere sempre la stessa cosa su ogni libro che firmo: mi sembra così straordinaria questa cosa che ho scritto qualcosa che la gente vuole leggere, che il minimo che mi sembra degno da fare è provare a conoscere qualcosa della persona che mi sta davanti, e magari scrivere una dedica che sia un po' "vicina". Le persone sono interessantissime!
GIGI dice
Ottimo, Marco.
Come sempre sei molto chiaro, ma soprattutto riesci a controllarti di fronte a certe domande!
Quando vieni a Bologna tiro in ballo zia omeopatica e voglio vedere se non sbotti. ;-:
Marco dice
Eh eh eh, posso essere molto zen (in pubblico, almeno) 🙂
Romano dice
Ciao
Ho assistito alla presentazione del libro a Rieti che ho voluto poi leggere perché le tue parole mi avevano suscitato una certa curiosita' . L'ho trovato molto facile da leggere (sono un ingegnere elettronico che per professione ha fatto negli ultimi anni attivita' di marketing/vendita per cui sono comunque un po' arrugginito sui temi della fisica ) con argomenti complessi trattati in maniera molto divulgativa . Complimenti per l'opera .
A seguito della lettura del libro mi sono trovato a discutere con degli amici dello stato della ricerca in Italia e della mancanza di investimenti sufficienti a caratterizzare un paese moderno e civile . Da quello che si legge sulla stampa , mi pare di capire che l'Italia spende grosso modo 1.5% del PIL in ricerca che paragonato a paesi come la Germania o la Francia che viaggiano a cifre intorno al 3% e' veramente poca cosa . I miei amici mi hanno riportato che quello che manca in Italia sono gli investimenti da parte del privato (aziende e istituzioni) . La parte piu' consistente o largamente prevalente sarebbe quella dell'industria farmacologica . Ti sarei grato se tu volessi confermare o confutare queste cifre in modo da farmi avere una visione piu' attendibile .
Ciao e ancora complimenti per il libro
Marco dice
Ciao Romano,
Sono contento che il libro ti sia piaciuto!
I dati che citi sono credibili (e tristi), dai un'occhiata qui se vuoi uno spaccato più preciso:
https://theconversation.com/infographic-how-much-does-the-world-spend-on-science-14069
Oppure, se vuoi tutti i dati, mettiti a scavare qui:
http://data.uis.unesco.org
My_May dice
Racconto la mia storia in breve sulle letture di saggi di fisica divulgativa.
Correva piu o meno l'anno 2000 e mi soffermai su un libro Stephen Hawking dal big bang ai buchi neri. Lo lessi tutto. Non avevo mai letto nulla di fisica se no qualche articolo di giornale. Mi colpì solo una frase di quel libro. Verso la fine del libro lui dice: se avete capito anche solo il 10% di quel che ho scritto siete gia sulla buona strada. Bene io non capii ... nulla o quasi eheheh. Allora incominciò (dopo un po' di tempo) la ricerca di qualche altro libro. Ero a Catania in quel tempo e entrai in una libreria abbastanza fornita. Ma di libri di fisica divulgativa niente. C'era solo un libro sullo scaffale: Stephen Hawking dal big bang ai buchi neri. Tanto avevo capito di quel libro che nemmeno il titolo mi ricordavo :D. Lo ricomprai di nuovo pensando fosse nuovo. Lo rilessi di nuovo. Arrivai all'unica frase che mi ricordavo del precedente libro e dissi, cavolo ma questo libro già l'ho comprato 😀
Se non sbaglio ho tre copie dello stesso libro.
Dopo di che incomincia una ricerca vera e propria.
Ora credo di aver capito quel 10% e forse qualcosa di piu..quindi mi ritengo abbastanza soddisfatto. Anche se la ricerca non è ancora finita, devo arrivare almeno al 20% 🙂
ste dice
bellissima discussione! (a anche appassionata, soprattutto verso la fine 🙂
A Milano, per la notte dei ricercatori, mi era un po' dispiaciuto che avessi parlato piu' dell'immagine del fisico che di fisica. In questi video, invece la discussione era molto piu' interessante. Complimenti.
Marco dice
@Ste: eh, ogni evento ha la sua anima, e ogni organizzatore le sue preferenze. A Roma nel pubblico c'erano anche un certo numero di colleghi, e la libreria assaggi è specializzata in testi scientifici, che spiegano almeno in parte la piega presa dalla chiacchierata.