People spreading #Higgs rumors just make me sick. Especially on a Sunday when I'm working to maximize the ATLAS data usable for #ICHEP 2012
— Marco Delmastro (@marcodelmastro) June 17, 2012
There're 2 categories of physicists: those actually searching for the Higgs boson and those spreading rumors about it. Guess which I belong!
— Marco Delmastro (@marcodelmastro) June 17, 2012
The cool thing of home broadband and wifi is that I can calibrate the @ATLASexperiment calorimeter from my garden, while sitting in the sun.
— Marco Delmastro (@marcodelmastro) June 17, 2012
(Tutta una scusa per provare le nuove funzionalità di WordPress 3.4, tra cui inclusione l'automatica dei tweet. E per passare il tempo mentre il server di Point 1 si decide a rispondere. E per sbollire una certa rabbia.)
Fabiano dice
Eh, eh, gli amplificatori di rumors sono già in funzione! 🙂
Quando ci racconterai un po' come funziona il tuo lavoro di calibrazione? Sarebbe interessante.
Nel frattempo ti auguro buon lavoro, i rumors sono solo rumors, noi vogliamo i dati ufficiali, vogliamo vedere un bel "brazil plot" per il 9 luglio!
unit dice
Beh se i dati fossero sempre pubblici non ci sarebbero rumors, no?
Marco dice
@Unit: meno male che ti risposto Delo mentre ero a prendere un po' d'aria, che oggi pomeriggio tendevo a mordere un po' tutti 🙂
delo dice
non ha senso rendere pubblici i dati raw.
Per interpretarli, applicare la calibrazioni, le giuste correzioni etc. etc. servono persone esperte e che conoscono bene il rivelatore e il suo comportamento.
Nessuno potrebbe produrre un risultato significativo di fisica senza l'expertise della collaborazione intera (a volte nemmeno i membri della collaborazione riescono riescono a farcela... ).
delo
ocasapiens dice
mordi pure, Marco, se ti serve anche un becco - chiama.
Però alcuni di voi dovrebbero imparare a tenerlo chiuso - sylvie
Marco dice
@ocaSapiens: grazie. Come dicevo altrove, la madre dei cretini è sempre incinta, e ultimamente sforna fisici delle particelle a manetta. E io ho passato la giornata a mordere, perlomeno fino a dove posso arrivare.
unit dice
@delo
Non stavo parlando dei dati raw (anche se non mi e' chiarissima la ragione del tenerli riservati, al limite sono inutili).
Ovvio che sono richieste delle competenze per interpretare i dati, e allora? Se i rumors sono fondati e' ovvio che e' qualche insider che ha queste competenze che sta rendendo pubblico qualcosa che non lo e'. Non credo che si oltrepassera' la soglia dei 5 sigma esattamente il 6 luglio a mezzanotte, no?
Vogliamo fare i nomi di chi sta alludendo pesantemente al fatto che gia' si sa qualcosa? Il nome che ho in mente non mi sembra cosi incompetente, quindi probabilmente rimane il fatto che si vuole mantenere fermo il controllo sulla comunicazione dei risultati. Ci puo anche stare ma con i dati raw non c'entra niente.
unit dice
@marco
Mordi pure, se puo' essere utile a farmi capire qualcosa, non c'e' problema. Pero' credo di essere stato frainteso.
Marco dice
@Unit: sui dati RAW non rispondo, ci vorrebbe un post a parte e in sostanza Delo ha ragione: anche se volessimo renderli pubblici, no sapresti che fartene, e nella migliore delle ipotesi ne tireresti fuori delle fregnacce senza calibrazioni, procedure, ripuliture, algoritmi opportuni etc.
Sui dati masticati, che si chiamano "risultati di un'analisi", saranno ovviamente resi pubblici quando l'analisi sarà completata, e tutti gli scrutini necessari saranno passati. Se pensi che tutto sia finito e che stiamo soltanto aspettando una data limite, allora hai capito proprio poco. Foss'anche solo per l'aumento di statistica (prendevamo dati fino a stasera alle 18!), per non parlare di tutto il resto.
Sui nomi: no, non li faccio, perché detesto l'idea di fare pubblicità agli arroganti, l'ho già scritto nel passato e detesto ripetermi. Di alcuni tra quelli che amano circolare i rumors potremmo comunque questionare la competenza, ma, anche per chi è dell'ambiente e ne capisce, non basta certo essere competente per giustificare comportamenti alla meglio ingenui, più facilmente boriosi, superficiali e egocentrici.
Per finire: cosa piffero vuol dire "alludendo pesantemente al fatto che gia' si sa qualcosa"? È chiaro che tutto i membri di ATLAS conoscono lo stato attuale dei risultati ATLAS, e quelli di CMS quello di CMS, conclusivi o meni che siano. Il problema per un membro di una collaborazione non è sapere, ma cosa fare della conoscenza, qualunque questa sia.
unit dice
I dati raw gli ha tirati in ballo qualcun'altro, tra l'altro con una considerevole e sprecata dose di spocchia. Direi di chiuderla qui, di sicuro io non sarei in grado di farci nulla.
Per quanto riguarda il resto cerco di essere esplicito il più possibile, più che altro perchè vorrei capire io cosa ho capito male di come funzionano gli esperimenti. Perdonami l'abuso della tua pazienza.
Delle due l'una:
1) Sono disponibili a chi lavora a CMS e/o ATLAS dei risultati parziali dell'analisi (solo una parte dei dati 2012 raw analizzati , o cose di questo tipo) e i rumors si riferiscono a questi.
2) I risultati dell'analisi saranno disponibili in blocco al termine di qualche processo di analisi cieco ai componenti degli esperimenti. In questo caso i rumors sono inventati di sana pianta.
Se è vero il punto 2) ho capito male e mi ritiro in buon ordine: chi ha diffuso i rumors è un cazzaro e non ho niente da aggiungere.
Se, come ipotizzavo io (ma magari mi sbaglio), è vero il punto 1) non mi è chiaro perchè i risultati parziali o step del processo di analisi non possano/debbano essere diffusi in maniera più trasparente, con i giusti disclaimer. Capisco che c'è il rischio di diffondere sciocchezze perchè non tutti i controlli sono stati effettuati, ma mi sembra che queste al grande pubblico vengano diffuse comunque o mal contenute in maniera goffa e dilettantesca. Un canale di erogazione al pubblico (con i debiti disclaimer, con il giusto controllo, non so bisognerebbe pensarci) delle informazioni che tanto sono già a disposizione di migliaia di persone mi sembra più adatto a mastodonti tipo CMS o ATLAS.
Comunque, sempre se è vero il punto 1), trattasi di discussione sulle strategie di comunicazione (tanto la comunicazione con valenza scientifica non la si fa ne con i rumors ne con le conferenze stampa) e non di hep, quindi mi spingo a ipotizzare che sul tema in discussione ne so più io che non i tuoi aggressivi commentatori.
Marco dice
@Unit: la situazione è a metà tra (1) e (2): una parte dei dati non è ancora sblindata, e i risultati parziali non sono ancora approvati. E, semplicemente, un risultato non approvato non è un risultato, e non ha senso parlarne in pubblico. Per mille ragioni, ma soprattutto perché se non è approvato vuol dire che potrebbe contenere ancora delle fregnacce, cosa che succede con regolarità. Per il resto, concordo con Delo su tutta la linea. Continua a valere quello che ho scritto l'anno scorso:
http://www.borborigmi.org/2011/04/27/integrita-scientifica/
(e si, certo, c'è una manica di cazzari in giro. Il giorno della rivoluzione saranno i primi a cadere).
unit dice
Beh ho dato una controllata riguardo alla mia ultima frase e forse anche no :), ma tutto il resto continua a valere 😉
delo dice
Grazie per la spocchia. Tutto sommato sei esperto in comunicazione rispetto a noi poveri aggressivi commentatori...
Marco ha gia' risposto a diverse cose ma il punto e' proprio questo:
rendere i dati pubblici genera solo confusione perche' con quei dati e' possibile ottenere un risultato e il suo esatto opposto.
(e poi quali dati? solo le collisioni o anche i montecarlo?) .
Le analisi vanno controllate e ri-controllate per evitare che ci siano banali errori.
Le persone si confrontano e presentano i loro risultati alla collaborazione, anche a diversi step dell'elaborazione del risultato, per permettere ad altri di controllare.
Analisi parziali vengono mostrate giornalmente e possono essere spunti per dei rumors: cioe', i rumors non nascono mai da dei risultati definitvi approvati dalla collaborazione.
Se un risultato e' approvato viene immediatamente reso pubblico se non altro per non perdere il primato.
Non e' un problema di comunzicazione, e' un problema di buon senso.
delo
My_May dice
Si, ma questi rumors che dicono? C'è o non c'è... 😛
Che poi borborigmi significa proprio "rumors", perciò fateli..dai 😀
Marco dice
@My_May: "borborigmi" in questo caso sta più per ringhi di cane rabbioso, per cui occhio, finisce che ti banjo 🙂
delo dice
io non ve lo diro' mai ah ah ah 😀
tuttora fatico a farmi un'idea chiara...
dai ragazzi ma che vi costa!? aspettate un paio si settimane ed avrete tutto in regola e soprattuo ordinato e pulito.
Vi scatenerete poi sull'interpretazione dei risultati e commentare se ci credete o no a quello che si osserva!
Traal dice
Beh leggere queste discussioni e' sempre un piacere ... ma la soglia per decidere di annunciare di aver trovato qualcosa e' sempre 5 sigma o qualcuno sta pensando di ammorbidirla un po' ....
unit dice
@Marco
grazie della risposta esaustiva. Credo che ci differenziamo nel cosa valutare degno di comunicazione. Semplificando moltissimo mi sembra di capire che per te e delo solo un risultato ragionevolmente corretto è degno di comunicazione, perchè l'unico con valore scientifico e perchè comunicare solo questo vi libera da parecchie scocciature. Quello che invece sostengo io è che il solo fatto di comunicare con la massima trasparenza anche risultati parziali o scorretti indicandoli come tali ha un valore (anche solo d'immagine), indipendentemente dal valore scientifico, che ovviamente per risultati non corretti o non controllati è prossimo allo zero.
Quello che volevo dire con il commento iniziale è che secondo me a livello di comunicazione è molto peggio un rumor incontrollato che una comunicazione (adeguatamente gestita) anche di un risultato potenzialmente sballato perchè, banalizzando, in generale si da un'immagine di trasparenza e coinvolgimento, e questa cosa è sempre più vera con l'aumentare della dimensione del pubblico (mi veniva da dire dei clienti 🙂 ). Capisco che siete focalizzati sulla scienza e non vendete detersivi né possedete social network, ma per quanto riguarda la gestione di un pubblico vasto poca differenza fa.
Comunque direi che siamo nel regno delle opinioni, basta capirsi.
@delo ho ritrattato la mia competenza in fatto di comunicazione proprio perchè volevo evitare di essere spocchioso a mia volta, e poi la comunicazione non è propriamente il mio lavoro, anche se gestisco io questa funzione per la mia azienda (-ina). Ciao!
Marco dice
@Unit: si, mi sembra chiaro che dissentiamo radicalmente. La questione non è "liberarsi da scocciature", ma essere corretti, accurati, precisi, e eticamente corretti. Senza anche solo una di queste qualità, non faremmo onore al nostro mandato parlando a vanvera. In fondo veniamo pagati per fare gli scienziati, non i giullari.
delo dice
@unit
secondo me c'e' un'altra cosa di cui bisogna tenere conto e su cui l'esperienza passata ha dato un suo contributo. Sto pensando al celebre esempio di OPERA.
Il pubblico, ma direi piu' che altro i media, recepiscono e ridistribuiscono il messaggio in modo parziale e/o distorto. Non vale solo per la fisica ma per tutti i campi, dalla cronaca nera a quella politica. L'esempio di OPERA e' lampante: si e' dato in pasto al pubblico un risultato (... diciamo...) approvato ma parziale perche' diversi controlli potevano/dovevano essere fatti. e sappiamo tutti cosa e' successo (articoli sui giornali/servizi in tv sulla relativita' violata etc.). Prima di tutto e' stato un errore scientifico: conferma di altri esperimenti doveva essere attesa e controlli accurati devono essere fatti a tutti i livelli prima di "spararla grossa".
Alla fine, se vuoi, credo ci sia stato un errore di comunicazione: era necessario organizzare un seminario in diretta mondiale su un tema ancora cosi' acerbo? In particolare di un evento in cui si chiedeva (meglio, si sarebbe dovuto chiedere) alla comunita' scientifica di riflettere su possibili problemi ed errori dell'esperimento?
delo
unit dice
Figuratevi che avevo evitato di tirare in ballo l'esempio OPERA perchè mi sembrava un caso talmente sfacciato a favore di quello che dicevo io che l'avreste scartato come una situazione non ripetibile e quindi non significativa. Vi descrivo come l'ho vista io:
1) con il modello di comunicazione "espongo al pubblico solo il risultato finale di un processo di verifica, il più possibile controllato" quello che sto dicendo al pubblico è che ogni volta che faccio una dichiarazione su un risultato questo è per me oro colato. E non do visibilità del processo, anche fallibile, di verifica.
2) Faccio una comunicazione di un risultato eclatante con tanto di squilli di trombe. E' ovvio che quello che passa al pubblico, indipendentemente dalle parole effettivamente usate, non è "questo, come tutti i risultati scientifici, è un risultato che deve essere sottoposto al vaglio continuo dei componenti dell'esperimento e della comunità scientifica", ma "ho controllato il risultato, io sono l'unico che lo può controllare perchè sono l'unico che ha competenze su come funziona il mio esperimento, è un risultato definitivo, come sempre quando faccio questo tipo di dichiarazioni". E si sono schiantati.
Se al posto di caricare di significato il momento della "dichiarazione pubblica" si fosse data evidenza del processo verifica questo sarebbe stato uno tra i tanti dei risultati parziali comunicati in sordina con poco valore che scompaiono dopo pochi giorni. Poi è chiaro che i responsabili si sono talmente gasati di fronte al possibile risultato che hanno perso completamente il controllo e hanno sbagliato tutto lo sbagliabile.
@Marco secondo me è invece molto serio mostrare al pubblico come funziona in dettaglio il processo di verifica interno, con tanto di stupidaggini che emergono in continuazione e vengono identificate e cassate, alla fine, al di fuori dell'esperimento, non è proprio così che funziona il metodo scientifico? Continuo a pensare che sia molto meglio del modello "black box" in cui viene partorito solo il risultato finale che sembra scritto nella pietra. I giullari sono invece quelli che abusano dell'attuale sistema per avere visibilità e non mi sembra che con il modello attuale siano neutralizzati: secondo me a furia di rumors la percentuale di interessati non scienziati che pensa che l'higgs sia già stato scoperto è altissima. Peccato non avere dati a riguardo 🙂
evaldo dice
cerco di intervenire nella discussione con i piedi felpati...
intervista a Sergio Bertolucci qualche giorno fa tratta da questo sito della RAI http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/articolo.jsp?id=12576
dove si dice...
"Chicago chiama Ginevra per un importante appuntamento, l’ICHEP, International Conference on High Energy Physics, la conferenza biennale sulla Fisica Particelle, che quest’anno si tiene a Melbourne, in Australia, dal 5 all’11 luglio. Novità in arrivo?
Non posso anticipare nulla. Posso solo dire che noi siamo abbastanza sicuri che entro l’anno avremo dati sufficienti o a trovare la particella di Higgs o a dimostrare che la teoria che la prevedeva è sbagliata.
Il suo tono è convinto, sembra tradire un certo ottimismo, professor Bertolucci.
Anche qui mi faccia solo dire che, prima della fine dell’anno scorso avevamo un ago nella prateria, come quella che ho davanti agli occhi in questo istante (il Complesso del Fermilab di Batavia, ndr); alla fine del 2011 la prateria si è ristretta a un orticello. Siamo cioè riusciti a ricreare l’Universo un millesimo di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang. Perché da questa espansione ha avuto inizio gran parte della Fisica moderna."
Io, forse sarò maligno, ma tra le righe ci leggo una netta affermazione che il Bosone sia stato trovato e che si aspetti ICHEP per sparare la bomba, benchè il buon Sergio cerchi di nascondere il più possibile...ergo...credo che a 'sto punto siano i media e internet e quelli come noi che curiosi "sfrugugliamo" oltre modo, più che gli scienziati ad alzare il polverone.
Marco what da ya think?
🙂
Marco dice
@Evaldo: ovviamente puoi leggerci quello che vuoi. Però tieni conto che Bertolucci non fa che ripetere quello che diciamo ad nauseam da mesi: se il bosone di Higgs previsto dal MS esiste, allora la quantità di dati che avremo a disposizione entro la fine del 2012 sarà sufficiente a rivelarlo. Se non esiste, la stessa quantità di dati basterà a escluderne l'esistenza. In entrambi i casi, se vuoi, sarà una scoperta: o che il MS funziona, o che evidentemente non funziona. In mezzo ci sono molte sfumature troppo tecniche da discutere adesso, ma tutte comunque piuttosto interessanti. Quello che Bertolucci dice in sostanza è: alla fine del 2013 la questione Higgs sarà risolta, in un qualche modo. Quale sia il modo, mi sembra sia molto difficile dedurlo dalla sua dichiarazione. Poi sei liberissimo...
evaldo dice
Hai perfettamente ragione alla fine il discorso si chiude su di un fatto incontrovertibile, o esiste o non esiste, o si conferma il MS o si smentisce, comunque sarà una scoperta importantissima e spero che tale scoperta vi porti al Nobel.
Certo è singolare quello che vuole dimostrare UNIT...
unit dice
non voglio dimostrare nulla, è solo un'opinione, tra l'altro evidentemente irrilevante :).
Ti faccio solo notare che la stessa opinione applicata ad altri processi (quello amministrativo, per dirne una, o anche quello politico) non credo ti sembrerebbe così singolare.
Alberto Costantini dice
Mi permetto di osservare che nel commento del 20 Giugno alle 17:47 Marco dice: "In entrambi i casi, se vuoi, sarà una scoperta: o che il MS funziona, o che evidentemente non funziona."
Quindi è da desumere che anche per il MS si pone una questione di "Funzionalità".
Mi piacerebbe conoscere dove, quando, in quale pubblicazione, studio e da chi è stata trattata o approfondita la "Funzionalità del MS" nello specifico o la "Funzionalità" in generale.
Mi permetto di dire che non sono accettabili osservazioni del tipo: "è ovvio", "è banale", "è implicito", "è lapalissiano", etc. etc.
Questi termini non sono accettabili né nella fisica delle particelle elementari, né nella Scienza in generale. Altrimenti si potrebbe sempre dire che: "è ovvio che F=ma", "è lapalissiano che E=mc^2", "è implicito che una teoria scientifica è soltanto una teoria in attesa di essere falsificata" ecc. Peccato che si siano impiegati secoli per arrivare a queste affermazioni "banali", "lapalissiane" etc. etc.
Una qualsiasi trattazione "rigorosa", "seria", "scrupolosa", "scientifica" di un argomento non lascia nulla all'ovvio, al banale, ma ha il dovere di esplicitarlo.
In attesa della "Teoria della Grande Unificazione" della Fisica delle particelle, magari ci si potrebbe accontentare "solo" di un elemento di unificazione della "Cultura Umana", o della "Cultura" tout-court": la "Funzionalità"!
Grazie per i commenti "seri"!
delo dice
@alberto costantini
cosa intendi per " si pone una questione di "Funzionalità"".
MS, cioe' il modello standard, e' appunto, un modello.
Un modello che descrive certi fenomeni e ne predice altri.
E non e' una semplice teoria.
Se il bosone di higgs come lo prevede il MC esiste o meno ci dira'
se il MS funziona o meno anche in questo caso.
delo
delo dice
per la cronaca: frenate la vostra curiosita'.
E' stato annunciato un seminario il 4 luglio per un update sullo stato della ricerca del
bosone di higgs ad ATLAS e CMS.
delo
Alberto Costantini dice
@delo In generale, quando si pone una "questione", si pone una domanda (p.es. "funziona o non funziona?"), alla quale si può rispondere con un semplice "si" oppure "no", oppure si possono aggiungere argomentazioni, approfondimenti, articolazioni, ambiti, fatti, esperimenti, motivazioni, sviluppi ecc. E, in generale, anche tutto ciò, per così dire la risposta, fa parte della trattazione della "questione".
Dire che anche per il MS si pone una questione di "Funzionalità", a mio parere, significa porsi non solo la semplice domanda: "il MS funziona o non funziona?", ma anche "che cosa vuol dire chiedersi se il MS funziona o non funziona?", o anche entro quali ambiti, sulla base di quali fatti o esperimenti, in quali prospettive, motivazioni, sviluppi, aspettative, ecc si muovono gli studi, i lavori, gli esperimenti sul MS. Credo che ci sia la storia dei lavori, delle pubblicazioni e degli esperimenti degli ultimi 50 anni nella Fisica delle particelle che stanno lì a rappresentare, in maniera non compiuta, la "questione di Funzionalità" del MS.
Tutto ciò non vuol dire esprimere, da parte mia, un parere negativo su alcunché del MS.
Al contrario vuol dire solo che, individuare una "questione di Funzionalità" anche per il modello Standard può essere un contributo allo sviluppo e all'approfondimento dello stesso MS.
delo dice
@Alberto Costantini
non so se ho capito bene, pero' penso che tu abbia colto l'idea.
Ci sono diversi "test" che il MS ha superato negli ultimi decenni e che sono stati documentati
in pubblicazioni sia teorico/fenomenologiche che sperimentali.
Forse, di questi tempi, ci si riferisce sempre in modo sbrigativo a questo ultimo mattoncino
che manca all'appello dando per scontato che tutto il "resto" del SM e' stato studiato in dettaglio.
delo
asdrubal dice
E' sempre interessante leggere questo blog, complimenti a Marco per la sua opera di divulgazione, perché oltre alla competenza c'è anche molta onestà intellettuale (che molto spesso difetta ad altri suoi esimi e meno esimi colleghi).
In merito a questa storia dei rumors, siamo di fronte ad un ennesimo attacco di "higgsteria" (spero di non infrangere il copyright), non si capisce perché si voglia necessariamente fare lo scoop prima che i dati possano essere completamente depurati, analizzati e verificati: non riusciamo proprio a pazientare due settimane? 🙂
Che senso avrebbe mettere in circolo dati parziali, assolutamente preliminari, da cui non si possono trarre conclusioni statisticamente fondate, quandanche si sapessero trattare correttamente?
E poi trovo legittimo che chi si occupa di un esperimento, se ha degli indizi di qualcosa in corso d'opera (cosa che generalmente è assolutamente normale), non divulghi la notizia prima della conclusione dei lavori, perché potrebbe benissimo essere una cantonata (che non può essere esclusa nemmeno in fasi meno preliminari, come OPERA insegna), inoltre, per come vanno le cose, personaggi con manie di protagonismo potrebbero speculare sul lavoro altrui.
Io penso che il favore migliore che si possa fare al popolo che si interessa di scienza sia quello di fare affermazioni con un certo grado di affidabilità, prestare il fianco a illazioni giornaliere potrebbe solo creare un'immagine di confusione e conflittualità che di certo non aiuterebbe la percezione della fisica delle particelle elementari (e della scienza in generale) presso il grande pubblico.
@Alberto Costantini
Mi sembra che il suo commento sia più di metodo che di merito e che vada oltre le peculiarità del Modello Standard.
In effetti, ogni teoria o modello (o kuhnianamente potremmo parlare di "paradigma") ci induce a fare una serie di considerazioni più o meno stringenti circa quelle che sono le domande lecite e quelle che sono invece le domande senza senso con cui "interrogare" la Natura in modo da capire se quello stesso schema interpretativo sia adeguato o meno a descrivere una determinata fenomenologia.
Quindi una frase del tipo "La teoria X funziona", oltre ad omettere le condizioni entro cui è stata testata (scale di energia, grado di accuratezza, etc.), presuppone che il verbo funzionare sia riferito all'adesione tra dati empirici e quelle previsioni teoriche che la teoria stessa consente e nelle sue modalità peculiari. Quindi "funziona" ha senso solo in virtù dell'idea di ciò che riteniamo sia sensato chiedere e questo, in definitiva, dipende molto dalla teoria di cui ci fidiamo, che sia la QFT o altro.
malt dice
Cosi', en passant...
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/12_luglio_03/trovata-particella-di-dio-caccia-lunga-mezzo-secolo-giovanni-caprara_b967689e-c4d0-11e1-a141-5df29481da70.shtml
«I dati confermano la soglia dei 5 sigma, vale a dire una probabilità di scoperta pari al 99,99994 per cento» spiega Gian Francesco Giudice, teorico del Cern e autore di «Odissea nello zeptospazio, un viaggio nella fisica dell'Lhc» ( Springer ). «Anzi - continua Giudice - si sono intravisti effetti che farebbero pensare all'esistenza di altre particelle, dunque un ampliamento del disegno teorico fin qui immaginato. Per questo bisognerà indagare ulteriormente».
Alberto Costantini dice
@asdrubal
Oggi è la giornata dei grandi annunci al Cern.
Torneremo a parlare di Funzionalità e di Thomas Kuhn quando le acque si saranno un po' calmate!
C'è il rischio, forte, che la comunicazione non "funzioni"!
:o)