Non so che cosa usiate voi per leggere i blog e i siti che vi interessano. Io lo faccio ormai da anni con Google Reader, probabilmente il migliore lettore di feed RSS su web che esista (se parliamo di lettori offline, Reeder è probabilmente meglio: è meglio organizzato, più piacevole alla lettura, e si sincronizza con Google Reader. Ma non è gratis).
Stamattina ho scoperto che Google ha deciso di dare una severa ripulita a Reader, rendendolo più spartano nell'aspetto, minimalista, pulito. E fin qui tutto bene, persino meglio. Ma la ripulita ha portato via un paio di funzioni che usavo da tempo: la possibilità di dire che un articolo mi è piaciuto, sostituita da oggi con il bottone +1 di Google+ (e fin qui poco male: tra il "like" di Facebook e il +1 di Google+ ce n'è già abbastanza), e quella di condividere un articolo che penso valga la pena leggere.
Quest'ultima modifica è un po' fastidiosa. D'accordo, esistono altri sistemi di condivisione probabilmente più frequentati (Twitter e Facebook, per dire), e ovviamente capisco la strategia di Google che tenta di portare un po' di pubblico sull'annaspante Google+. Però si tratta di una mossa di chiusura dei recinti, un po' come fa Facebook da sempre, a spingere perché la vita online di una persona si declini necessariamente solo all'interno di un unico ecosistema, ovviamente chiuso.
Come se non bastasse, l'opzione "share" di Google Reader era il meccanismo su cui erano basate le "letture consigliate" a fondo pagina di questo blog. Dando un'occhiata alle statistiche, mi sono reso conto che non era un servizio inutile: parecchi curiosi seguivano i link delle cose ch emi aveva interessato, e da parte mia la condivisione era veramente completamente automatica (un singolo clic a fine lettura, e via). I link delle "letture consigliate" a fondo pagina sono dunque sparite, e temo che se veramente a qualcuno di voi interessi sapere quello che leggo e trovo interessate, dovrete venire a vedere su Google+ se prenderò l'abitudine di pigiare +1, o al limite su Twitter o Facebook, quando mi andrà di fare lo sforzo di passare da due finestre diverse per condividere qualcosa.
Stefano dice
Anche a me è dispiaciuto molto, anche perchè c'era un'altra funzionalità attraverso la quale era possibile seguire, sempre da GoogleReader, quanto veniva condiviso da una persona.
Per le letture consigliate, puoi comunque utilizzare un widget che vada a prendere quanto hai condiviso su google+ [prova http://widgetsplus.com/%5D.
Ciao
Marco dice
In effetti gli Shared Items di alcuno delle persone che conosco erano un'ottima fonte. Ovviamente posso recuperare le stesse informazioni altrove (Twitter, FB, G+), è solo più macchinoso (vedo il link e devo aprire un'altra finestra sul sito d'origine, non l'entry nel feed RSS direttamente dentro Reader). Quanto al widget, ovviamente ce ne sono parecchi, ma questo punto potrei direttamente mettere un widget con i tweet, e condividere li. L'identificazione del contenuto con il contenitore è la cosa più fastidiosa.
Fabiano dice
Caro Marco, il problema che tu sollevi prima o poi dovrà essere risolto, perché i social network come sono concepiti adesso sono perfette assurdità. Te lo immagini se chi avesse una connessione ADSL Infostrada potesse inviare e-mail soltanto ad altri clienti Infostrada? O se per navigare sul sito del CERN servisse un browser diverso da quello che serve per fare la stessa cosa sul sito del Fermilab? Sarebbero totali assurdità! E allora perché io dovrei avere una "bacheca" su Facebook o su Google+? Al massimo potrei volere una bacheca su Internet! Certo che mi appoggerei a un provider - e potrebbe essere Google oppure Facebook - come mi appoggio a Infostrada per collegarmi alla rete e inviare le e-mail a chi mi pare, però senza limitazioni di natura esclusivamente commerciale.
Quanto tempo ci vorrà prima che venga fuori uno standard come si deve per questa roba? Secondo me è solo questione di tempo (magari anni, perché la gente capisca), per adesso ne resto fuori.
mmorselli dice
@Fabiano: lo standard aperto e distribuito per il social networking c'è già, si chiama Diaspora, e starebbe anche andando alla grande se non fosse che in un mondo dove fare 50 milioni di utenti in pochi mesi, come ha fatto G+, vuol dire andare "così così", Diaspora, con i suoi 100.000 utenti, non ha speranze nel breve, nel lungo chissà... comunque è quello che auspichi, un qualcosa che fornisca l'infrastruttura, ma che non dipenda da un proprietario, con nodi che comunicano tra loro attraverso un protocollo.
@Marco: Penso che Google voglia concentrare tutta la condivisione di contenuti su G+, per questo ha messo il +1, che di fatto è anche il tasto "Share" di G+, basta rimanerci sopra con il mouse una volta fatto +1
Sicuramente a reader è stata tolta una funzione specifica, ma non vedo una grande differenza, se mi interessano i contenuti che segnali tu perchè devo limitarmi a quelli che hai trovato da un feed? Tanto vale che mi guardo tutti quelli che per te sono interessanti nella rete, indipendentemente dal canale. Per fare questo devo solo metterti in una cerchia del mio G+, e tu devi fare +1 sui contenuti interessanti, feed compresi.
Marco dice
@Massimo: tutto vero, ma presuppone due ipotesi: che io voglia usare il pulsante +1, e soprattutto che io ma soprattutto la cerchia delle persone con cui aspiro a condividere usino G+. In particolare la seconda ipotesi non è vera per quello che mi riguarda, e sopratutto non sono sicuro di volere che lo diventi. Con il meccanismo precedente lo sharing con Google Reader restava uno strumento, ma la condivisione non dipendeva da quello strumento in particolare: potevi seguire i miei shared items con Reader, ma anche direttamente dalla pagina di riferimento, dal feed rss, o dal mashup che ne facevo qui. Come dicevo, si tratta solo di un recinto in più, per forzare l'adozione di uno strumento specifico non solo per condividere ma anche (e questo è male) per fruire il condiviso.
mmorselli dice
@Marco... si, sul fatto che Google cerchi di spingere il suo nuovo prodotto non ci piove, però per fortuna il "don't be evil" continua ad essere un riferimento anche per G+, che è basato su protocolli aperti, tanto che esistono già servizi esterni di terze parti che trasformano uno stream in un feed, e quindi in quello che si vuole.
Il feed RSS in fondo è uno strumento per utenti piuttosto avanzati, per cui il feed con i tuoi "consigliati" può essere si fruito da altri strumenti con un solo click, ma è un solo click fatto da "pochi" utenti svezzati, che probabilmente, se lo desiderano, troveranno il modo di averlo anche con G+
Per contro, i non "svezzati", beneficeranno del fatto che sei stato "forzato" ad usare G+ (che è uno strumento proprietario, come reader) perchè più semplice per loro.
Marco dice
@Massimo: Il solo fatto che servano degli strumenti terzi per usufruire di un prodotto taglia automaticamente fuori una larga fetta di utenti non esperti, e secondo me permettere che sia così è una scelta strategica precisa. Dissento sul fatto che i feed RSS siano uno strumento "avanzato" (ci sarebbe da discutere a lungo su come RSS sia stato sistematicamente boicottato, facendone uno strumento oscuro più che complicato), ma non è questo il punto: poter generare uno stream RSS dedicato ai miei shared items in modo semplicissimo permetteva a me di utilizzarlo per ri-sindacarlo su questo blog.
Skarn dice
Non testo personalmente perchè impegnato nella revisione della mia tesi, però sei sicuro che quello che condividi su Google+ non sia esportabile come feed RSS?
Marco dice
@Fabiano: ma questo standard (come suggerisce Skarn) esiste già, e di chiama RSS (in una delle sue incarnazioni, scegli tu). Il fatto che G+ (o FB, per quello che conta) non lo implementi per scelta è esattamente la radice del problema.
@Skarn: a quello che ne so, non direttamente. Esistono delle app esterne che possono fare un parsing del tuo stream e restituire un feed RSS, ma direttamente G+ sembra deliberatamente evitarlo (esattamente come non accetta feed RSS in ingresso. Almeno FB su questo è più aperto).
Fabiano dice
@Marco: Per quanto riguarda i feed RSS io sono abituato a gestirli in altro modo. Mi piace leggere l'articolo direttamente "dentro" il sito originale e non "dentro" il reader. Allo scopo uso un semplicissimo plug-in per Firefox che accende un'icona e mostra un numeretto quando vengono pubblicati nuovi articoli, clicco, vedo i titoli e vado a finire nella pagina di pubblicazione.
Comunque il mio discorso voleva essere più ampio (ecco perché ho parlato di nuovo standard, magari usando a sproposito la prima parola che mi è venuta alla mente). Per esempio si dovrebbe arrivare alla portabilità del profilo, consentendo alla gente di traslocare facilmente da FB a G+ o viceversa, senza perdere tutto e senza usare mille barbatrucchi. Mentre come hai detto tu "per scelta" fanno in modo di costruire un recinto e tenere la gente a pascolare nel loro prato, non sempre perché la vegetazione è migliore, ma perché non conviene scavalcare. È questo l'aspetto che maggiormente non mi piace.
Marco dice
@Fabiano: seguo troppi feed (a oggi 241, dopo la cura dimagrante) per potermi permettere un approccio del genere, e inoltre non li leggo solo su un computer. Avere tutto nello stesso posto, ben formattato e organizzato per categorie è essenziale per (tentare di) stare dietro a molte cose. Rispetto al problema della portabilità del profilo, personalmente non credo che sia il nocciolo della questione: non ho mai pensato che FB o G+ fossero la mia pagine principale, ed è per questo che mi tengo stretto il mio blog, il mio dominio, le mie pagine professionali. Per me i social network restano uno strumento di collegamento e condivisione, ma i contenuti li genero (e tengo) altrove. Ragione per la quale non mi interessa tanto una convergenza tra FB, G+ o Twitter (sono piattaforme diverse, con pubblici anche molto diversi), quanto la possibilità di pubblicare e condividere su ognuna di essere in modo facile in base quello che ritengo più opportuno. Mi sembra che G+ in questo senso rimanga la piattaforma più chiusa (o pubblichi e condividi vivendo all'interno, o niente).
FraEnrico dice
Social Network come recinti chiusi: non posso trovarmi più d'accordo, anche con i commenti di Fabiano, pur senza entrare nel dettaglio della vostra discussione. Del resto questo problema, con la stessa definizione, lo ha espresso lo stesso Tim Berners-Lee.
Stefano dice
Io non uso molto la condivisione di articoli, tuttavia, nonostante questo, con l'aggiornamento di Google Reader ho notato due (più o meno) piccoli problemi:
1) la separazione tra un articolo e l'altro non è così evidente come nella precedente versione (o almeno così mi sembra), tanto che a volte, lo scorrere gli articoli mi crea un po' di confusione,
2) un paio di volte è capitato che nonostante avessi letto tutti i nuovi articoli di un feed, alcuni rimanessero ancora come "non letti", cosa non proprio comoda in quanto mi costringe a riscorrerli per vedere effettivamente quali sono.
Sergio dice
Se utilizzate Firefox provate la plugin feedly. (se non sbaglio c'è anche per chrome) Si interfaccia con il reader di google, ma la visualizzazione è decisamente migliore.
Ruggero dice
In realtà nelle impostazioni -> Invia a si possono selezionare vari servizi tra cui Facebook e Twitter
Marco dice
@Ruggero: si, certo, ma queste opzioni c'era anche prima, e sono esattamente quelle che ti fanno passare da una pagina intermedia. L'opzione di share precedente era una semplice flag, e tutti i post condivisi apparivano in un pagina fornita di feed rss, da pubblicizzare o importare altrove.
Davide dice
Non l'ho ancora provato.. anche perchè non mi sono mai trovato bene.
Da sempre uso un plugin di Firefox che si chiama "sage", qualcuno lo conosce?
Per me è veramente insuperabile..
Marco dice
@Davide: usato, e parecchio, fino al 2006. Poi abbandonato: se usi più di un browser o, come me, più di un computer, la sincronizzazione tra quello che hai già letto e quello che ti resta da leggere era impossibile. Ragione per la quale sono passato a GR.
tfrab dice
per avere una lista di link puoi esportare i link che ti piacciono su friendfeed, e poi pubblicare il feed di friendfeed sul blog
Marco dice
@tfrab: mmm, suona comodissimo 🙂 cioè, leggo su GR, se mi piace copio e incollo su FF, poi esporto in rss che reimporto sul blog. Sono sicuro che potrei trovare un meccanismo più semplice, meno sicuro ne valga la pena 🙂
tfrab dice
non è poi complicatissimo, nel senso che tra i bottoni di reader c'è send to,
e lo posti sullo stream friendfeed. poi basta che metti nel codice del blog il badge di friendfeed e lui fa in automatico.
Marco dice
Si, si, ovviamente (scherzavo). Ma non è diverso dal condividere i link su Twitter e poi mettere un widget con i tweet. Ci penserò (ho chiuso tempo fa il mio account FF, e non sono certo di volerlo riaprire).
Claudio E dice
Io sono uno di quelli che guardava i link delle tue letture e spesso ci ho trovato delle cose interessanti e degli spunti per ulteriori ricerche... non trovare più i link sul blog è una limitazione effettivamente, il fatto di poterli ritrovare da un'altra parte non è la stessa cosa... piena solidarietà a Marco quindi
Matteo Morreale dice
Se non erro però Google col nuovo passaggio ha inserito il Form di invio del Feedback, puoi segnalarlo e vedere se ascolteranno (spesso in passato l'hanno fatto).
scienzedellevanghe dice
Stavo notando che le etichette hanno il loro feed.
Assegna un'etichetta ad un articolo, poi seleziona l'etichetta e clicca in alto a destra su "impostazioni cartella" -> "visualizza dettagli e statistiche"
Però ora non capisco come rendere l'etichetta pubblicamente visibile, questa da un altro browser mi richiede l'accesso
http://www.google.com/reader/atom/user/03186780002706973874/label/wordpress
marco dice
peccato la rimozione dei link dal fondo pagina: io andavo sulla home, se non c'era niente di nuovo passavo a fondo pagina e trovavo sempre qualcosa... di interessante!
Marco dice
@Marco: sto usando sempre di più Twitter per questo genere di condivizione, e sono ancora alla ricerca di un widget che mi permetta di esportare anche qui quelle segnalazione. Il problema principale è filtrare le altre (poche) cose che posto su Twitter, forse dovrei usare un hashtag particolare per le segnalazioni (#lettureconsigliate forse è troppo lungo).