Oggi, mercoledì, è l'ultimo giorno della Lomosonov Conference. L'avventura russa si avvia verso la fine, e onestamente ho voglia di tornare a casa. Tra la difficile reperibilità e l'apparato digerente non ancora perfettamente a posto, sono cinque giorni che non tocco un caffè. Non mi manca affatto la caffeina, il té nero fa perfettamente alla bisogna, ma sento nostalgia per il gusto amaro, rotondo, morbido e speziato di un espresso senza zucchero. Mi consolerò nel fine settimana, in Italia, dove andrò a recuperare Giulia dai nonni.
La prima sessione sella mattina è filata via veloce, con una bella presentazione dello stato della analisi di QCD a Tevatron, tra le quali mi hanno colpito la misura della sezione d'urto di produzione di di-fotoni associati a 2 e 3 jet, anche in regime diffrattivo. Da prendere ispirazione per la nostre prossime analisi! La seconda sessione del mattino raccoglieva invece tutti i teorici solitari borderline che non avevano trovato posto altrove. Purtroppo ero incastrato in fondo a un banco senza speranza di fuga, e per mettere fine alla mia sofferenza ho considerato più volte di impiccarmi con badge.
Nel pomeriggio ci sarebbero ancora alcuni talk interessanti: qualche risultato di Pamela, lo stato delle ricerche del bosone di Higgs a CMS, ma mi tocca partire per raggiungere l'aeroporto. Mi consigliano di essere li almeno due ore prima, e in effetti i controlli di sicurezza sono parecchi e complessi. Da quando sono sceso dal trenino ho passato i bagagli allo scanner tre volte, e io sono personalmente stato radiografato senza scarpe a mani all'aria. Il personale parla inglese come la media dei moscoviti, mica meglio. E il fatto di essere incappato in 50 giapponesi davanti a me non ha facilitato le cose.
Della conferenza, delle sue potenzialità e delle sue falle veramente imperdonabili ho già detto e ridetto. Potrei concludere in gloria facendo della facile ironia sulla sessione finale, intitolata (giuro!) "International Meeting on Problems of Intelligentsia. The Intelligentsia: Custodial of Civilization". Ma non ci sono stato, e comunque lo speaker principale, un avvocato di Princeton amico dell'organizzatore capo, non ha avuo il visto per venire a Mosca. Certo, il testo del suo intervento diceva molto, ma lasciamo perdere.
Di Mosca ci sarebbe ancora molto da raccontare. Le dimensioni enormi di tutto, quasi volgari nella loro imponenza, e gli spazi vuoti in mezzo: un parco, un parcheggio, le rovine di un albergo da 3000 camere che nessuno ricostruirà più. Il conflitto continuo tra i segni della decadenza post-sovietica, gli antichi fasti imperiali, e la penetrazione inarrestabile di un occidente capitalista inarrestabile. Le giovani donne moscovite sempre in tiro, elegantissime, accompagnate invece da ragazzi vestiti come manovali, o perennemente in tuta da ginnastica. La metropolitana, con le sue stazioni che sembrano palazzi sotterranei di marmo e oro, e la gente che legge nel caos più assoluto, usando una quantità di e-reader inaspettata. E i russi, misteriosi nella loro lingua per me troppo impenetrabile, con espressioni del volto difficili da decifrare, che al primo impatto sembrano non voler lasciare spazio a nessuna complicità. E invece, nel tempo, gentili, persino accoglienti, e curiosi.
Ma sto scrivendo in aeroporto, nell'attesa che mi imbarchino. Sono stanco, ho solo voglia di tornare a casa.
Spasiba. Dasvidania.
paopasc dice
Però, già imparate due parole! Almeno il clima era confortevole? (nel senso di FRESCO!) E la minestra con i cavoli l'hai mangiata?
Marco dice
@paopasc: il clima era tropicale all'arrivo, poi mite a parte la parentesi autunnale del weekend. Zuppe in abbondanza fino a sabato, poi ho abbandonato per raggiunti limiti di età.
My_May dice
Se l'albergo a cui ti riferisci è quello che sta vicino alla piazza rossa superando la basilica sulla sinistra... quello è stato il mio primo albergo (a Mosca). Quando sono ritornato era stato effettivamente abbattuto. Non ricordo quante erano le stanze, ma era enorme.
Marco dice
@My_May: è proprio quello. Mi sembra la guida parlasse di una capacità ricettiva di 3000 persone. Adesso c'è un enorme buco appena mascherato da qualche cartellone pubblicitario.
My_May dice
Quando eravamo ospiti di quell'albergo già si raccontava che l'avrebbero abbattuto, ma non mi fu detto perchè (o forse non prestai molta attenzione a quel particolare). Se non ricordo male però era si grande (diciamo che ci si perdeva abbastanza fra i diversi settori divisi in modo simile a quelli che compongono gli ospedali), ma rispetto alla bellezza della Basilica, faceva un po' a pugni... non so se i russi l'abbiano abbattuto in quanto rappresentava un "eco-mostro" ( faccio fatica infatti a credere che fosse quello il vero motivo).
dario dice
....e se tutto fosse iniziato con un Condensato di Bose-Einstein al contrario ?
grazie in anticipo per la cortese risposta qualora ne meritassi una...
complimentoni per il blog
Marco dice
@Dario: Per "tutto" intendi l'universo? E che cosa è un condensato di Bose-Einstein "al contrario"?
dario dice
caro marco, sono un profano e uso termini poco appropriati, di questo mi scuso, certamente intendo l'universo e per "contrario" intendo il fenomeno opposto alla condensazione, ossia l'espansione inizialmente lenta poi sempre più veloce per il "principio di indeterminazione di Heisenberg".
Mi pare di aver letto che l'universo è in espansione, ma che questa espansione non è infinita, l'universo collasserà su se stesso e quindi si andrà verso quello che viene chiamto Big Crunch, che la cosa sia ciclica... e se poi è vero che si sta anche raffreddando...
quindi penso che le particelle esistevano già tutte e si trovavano nello stato previsto dalla condensazione, magari a determinarne la massa potrebbe essere stata la diversa velocità di espansione, e che tutto si fosse innescato da un fotone.
P.S.
perchè se i fotoni non hanno massa, la luce si curva in presenza della forza di gravità ?
P.P.S.
abbi pazienza e pietà...non sò mettere le faccine ma te le puoi immaginare come sono
ciao alla prossima
Fabiano dice
@Dario: allo stato attuale pare che l'espansione dell'universo stia addirittura accelerando, quindi il Big Crunch è tutt'altro che certo.
La luce si propaga in linea retta, ma la gravità incurva lo spazio senza curarsi di ciò che questo contiene, perciò anche le rette si "piegano" e i fotoni ne seguono le anse.
La faccina si fa mettendo di seguito i simboli "due punti, meno, parentesi" : - ) senza spazi nel mezzo 🙂
dario dice
grazie delle precisazioni.....
quindi la luce curva così come fa il treno che non ha lo sterzo, seguendo i binari che invece disegnano la traiettoria.
🙂
Fabiano dice
@Dario: la tua frase "la luce curva così come fa il treno che non ha lo sterzo" mi piace un sacco, la rivenderò senz'altro! 😀