Lo ammetto. Tra le tante manie che ho c'è anche quella dei caratteri tipografici.
Tutto è iniziato quando intorno ai 12 anni facevo il giornalino agli scout, complice un caporeparto che lavorava (lavora) nell'editoria con un bel gusto grafico. A forza di ricalcare i caratteri trasferibili della Letraset (mica c'erano i personal computer come oggi. O meglio, c'erano appena appena, ma non ci si faceva molto desktop publishing) per fare le testate ho iniziato chiedermi perché certi caratteri avessero le grazie e perché altri no, e il primo passo sulla strada verso la perdizione era iniziato. Per dire, io mi appassiono a vedere (anche) questo genere di film. Ecco.
In ogni caso, sempre a tempo persissimo sto pensano ai type da usare della nuova veste grafica del blog (che di questo passo sarà firse pronta nel 2013). Per testo e titoli penso starò sul classicissimo (Georgia e Helvetica, molto probabilmente) ma per la testata mi piacerebbe qualcosa di un po' più personale. Tipo questo:
o questo:
Niente di definitivo, per carità (né come qualità grafica, né come paletta di colori per gli accenti), ma danno un'idea di dove vorrei andare. Il primo mi piace un poco di più del secondo, che forse è un po' troppo scanzonato. Che ne dite?
juhan dice
Il primo, ma sono ingegnere, quindi probabilmente è meglio l'altro 😉
Stefano dice
A me piace parecchio il primo header e anche la colorazione (seppur provvisoria) mi sembra niente male, ovviamente se si intona con il resto del tema.
Fabiano dice
Io voto per il primo! No, dico, qui si parla di cose serie, non è mica un blog su come si pettinano le bambole! 😀
Potrebbe starci qualche traccia tipo event display nel riempimento del carattere o come contorno?
peppe dice
A me piacciono tutti e due. Il rischio però è che risaltino troppo i caratteri in nero tipo che uno legge "orbori" "mi" se usi il primo o "borbori" nel secondo caso. Hai provato il primo lasciando tutto nero eccetto "fisico"?
Jonathan dice
Decisamente più bello il primo.
L'arancione e il nero sono azzeccati e le scritte in stile schizzato con rapidograph sono decisamente gradevoli... hanno un non so che di tecnico, mi ricordano molto gli scarabocchi sul foglio degli appunti che noi progettisti facciamo quando siamo in riunione o siamo in fase di brain-storming creativa :DD
Gifh dice
Voto anch'io per il primo, semplice e d'impatto. 🙂
Pensa che ho ancora una cartellina piena di vari set di caratteri trasferibili, proprio Letraset; per me è preziosissima, avranno trent'anni! Mi chiedo se funzioneranno ancora ...
Andrea dice
Anch'io voto per il primo: decisamente più bello. ciao
Cla dice
vado controcorrente e voto per il secondo. decisamente bello e originale, complimenti!
Andrea dice
Il primo, sicuro.
Né condivido i timori di peppe! =)
Giu dice
Voto per il primo, ma anche io credo che sarebbe preferibile usare un grigio chiaro al posto del nero.
iononfaccioniente dice
il primo è più bello, ma utilizzerei un tratto più deciso
sembra un po'... scolorito?...
oddio, che ho detto, adesso tutti gli esperti di grafica mi linciano...
😉
emilio dice
il secondo mi sembra + carino
Pietro dice
Anche io voto per il primo: complessivamente mi convince di più. Anche se i caratteri "di un fisico renitente" del secondo sono carini. E' "Borborigmi" che mi convince poco 🙂
Ciao
Claudio dice
Il primo, senza dubbio! 😀
Però io farei le lettere meno statiche, ognuna con un'angolazione diversa, così da rendere anche graficamente l'idea di un borborigmo.
Daniele dice
Il primo...
http://it.wikipedia.org/wiki/Solomon_Asch
GIGI dice
Anch'io preferisco il primo. Però non temere di essere troppo scanzonato: da un fisico che mette in rete i suoi borborigmi ci aspettiamo humor e anticonformismo.
Matteo dice
Il primo!
Molto scientific... 😀
Davide dice
Io invece preferisco il secondo: i caratteri che vanno su e giu` richiamano l'idea di una digestione complessa... 🙂
Ma perche' la G di borborigmi e` di un colore diverso?
Ettore dice
Il primo, indubbiamente! Complimenti per la grafica 😉
Marco dice
@Peppe: la paletta grafica è ben lontana da essere quella definitiva, sto giocando un po' con Kuler ma non sono ancora arrivato. Non è detto che il nero non diventi un grigio (@Giu, scuro, non chiaro), ma ancora non so.
@Fabiano: mmm, non so, volevo veramente restare sul minimale, ergo mi sa niente event display.
@Gift: i miei Letraset che ho ritrovato qualche anno fa erano inutilizzabili, si crepavano al primo passaggio. Mi sa che resterai deluso.
@Pietro: resta sempre la tagline ("scienza e opinioni di frontiera") da impaginare, probabilmente sopra il disegno di Oliver e me. Magari lo uso li, chissà.
@Daniele: conformista! 😛
@Davide: le lettere colorare in entrambe le testate sono scelte a caso, per movimentare il testo. Non c'è nessun significato nascosto. O si? 🙂
Stefano dice
Voto per il primo, anche se forse sistemerei diversamente le lettere colorate (la prima "r" al posto della "B") per evitare problemi di leggibilità.
Il secondo mi sembra vagamente comicsansico.
Marco dice
@Stefano: aurgh. No, niente Comic ans, no! Prometto 🙂
francesco dice
Io preferisco decisamente il secondo, lo trovo più giovane,sbarazzino ed in linea con la sottile ironia dei tuoi post.
Si vnce qualche cosa qui? ciao francesco
Xisy dice
Bello... preferisco il secondo
Gegio dice
Il primo!!
(chissà se ci piace di più -anche- perché ha i colori del manifesto... ??!)