Sono appena uscito da un meeting sufficientemente lungo, moderatamente faticoso, probabilmente produttivo ma sicuramente non troppo divertente (non cercate una mia presentazione sull'agenda del meeting: io odio le presentazioni, e in ogni caso io quel gruppo di lavoro lo coordino, che di per se è abbastanza).
Nella mia casella di posta mi aspettavano al varco un paio di messaggi (un'amica che non sentivo da troppo tempo, un commento su questo blog) che, per motivi diversi, mi hanno fatto ripensare a quando un po' di tempo fa mi sono messo a sproloquiare su queste paginette di gestione del tempo. Siccome ogni cosa è collegata, ne approfitto per segnalare un video su cui sono caduto per vie traverse di recente, e che credo chiunque abbia a cuore la qualità del tempo della proprio vita dovrebbe vedere e rivedere. Si tratta di una delle ultime lezioni di Randy Pausch, che per l'occasione discuteva appunto di come non gettare il tempo che ci viene dato, e di come usarlo bene per fare bene quello che veramente vogliamo fare.
Discussione intensa, non fosse altro che perché all'epoca della lezione a Paulch era stato da poco diagnosticato un tumore al pancreas, e più o meno altri soli sei mesi di vita. Dedicategli un po' di tempo (poco più di un'oretta), vale la pena. In inglese, ma si segue bene (e qui ci sono le trasparenze).
Mat dice
il tempo è l'unica risorsa davvero democratica: un'ora di uno corrisponde esattamente a un'ora di un altro. e visto che nessuno sa ancora quanto tempo davvero gli rimane, a nessuno di noi è concesso davvero di investire sul futuro. siamo padroni solo del nostro passato...
😎
Mona dice
Well said.
chiara dice
sono andata a scaricarmi le trasparenze...
il problema di avere internet solo in ufficio e di fare già di per sè orari poco decenti...
Marco dice
Brava, ma attenzione: come in tutte le buone presentazione le trasparenze senza il presentatore non servono a nulla. Peraltro puoi scaricare anche il video e vedertelo a casetta, per esempio da qui: http://blip.tv/file/510371/ (in basso, clicca su "Download Playing").
fabio dice
Di Paush avevo già visto anche questo:
Marco dice
Già, anch'io. Anche se trovo che la lezione sull'uso del tempo abbia una forza paradossalmente più dirompente: questo tizio, con davanti una prospettiva di vita di sei mesi o poco più, viene a disquisire di dettagli pratici nella gestione del tempo con un'autorevolezza - come dire? - discreta ma inaggirabile che rende impossibile - almeno per me - evitare di ascoltarlo con serietà e di voler seguire immediatamente i suoi consigli.
Valter dice
Mat, noi siamo padroni solo del nostro passato? Per la verità io non mi sento padrone di niente. Non ho visto il video, causa scarsità di tempo e d'inglese ma mi sembra che questo concetto derivi dalla concezione che sia il tempo a passare. Mi risulta però che siamo noi a muoverci nel tunnel spazio-temporale. Nostra é solo l’opportunità dell’attimo, sempre nuovo e sempre fuggente. Nostro è l’adesso che sperimentiamo passando e che qualora colto in modo creativo, va a costruire la nostra felicità futura. Gli adesso che passando, domani incontreremo, li troveremo in base a come abbiamo utilizzato gli adesso di adesso. Se però l'adesso essendo un adesso non é misurabile, in pratica noi siamo padroni di cosa? Mi sembra che noi abbiamo solo opportunità e nent'altro, anche se ciò potenzialmente può essere anche tantissimo.