L'ATLAS week a Berna è praticamente finita, e il Collaboration Board (il parlamento che governa la collaborazione, insomma) ha appena eletto il nuovo Spokesperson. O meglio, la nuova spokesperson: con una netta maggioranza di voti, infatti, Fabiola Gianotti (italiana, 47 anni, gavetta a Milano e poi da una vita al CERN) è la persona designata a prendere il posto di Peter Jenni, alla faccia di chi dice che le scienze "dure" sono roba da uomini. In ogni caso, la vittoria conferma i pronostici: Fabiola raccoglieva la maggior parte dei favori dall'inizio, e il fatto di essere già deputy dell'attuale Spokeperson (una sorta di vice) ha certamente contato.
Fabiola sarà Spokeperson nei prossimi due anni, durante l'inizio della presa dati di LHC: un periodo delicato in cui non bisognerà perdere d'occhio gli obiettivi "di fisica" dell'esperimento (ovvero le possibili scoperte che potremmo fare - se non con i primi - almeno con i "secondi" dati nel futuro vicino) nel clima di crescente competizione con i colleghi di CMS e gli esperimenti di Tevatron, ma anche saper tenere a freno i facili entusiasmi (e i possibili voli pindarici) di una collaborazione che da troppi anni sogna su dati simulati, ha forse un po' perso il contatto con la dura realtà della fisica sperimentale, e potrebbe voler vedere a tutti i costi scoperte dubbie nel caos dei primi dati scalibrati e mal compresi.
Fabiola ha certamente l'esperienza, il polso e il fiuto per trovare il giusto equilibrio. Buon lavoro!
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