Domenica siamo stati alla Pointe Percée con Giovanni, la sua amica Silvia, Tom e Peter.
La Pointe Percée è un grosso sperone di roccia calcarea che spunta nella vallée du Bouchet: si sale la valle dopo Grand Bonard fino al Colle des Annes, e di li si comincia a scarpinare fino al rifugio di Grammuset. La valle è verde e bellissima, e il percorso fino al rifugio è piacevole e non troppo duro. Dal rifugio in poi invece sparisce ogni filo d'erba per lasciar posto a rocce, roccette, massi e pietraie.
Ci sono numerose vie alpinisitiche che salgono la Pointe Percée, ma apparentemente c'è anche un percoeso solo escursionistico, sebbene annunciato "tres difficile": con l'idea di salire da questa parte, abbiamo portato anche Oliver. A parte un errore iniziale di direzione che ci ha costretto a qualche scalata fuori programma, la salita diventa mano a mano più impervia e a volte persino atletica, per finire su tratti quasi verticali dove le mani sono necessarie.
Irene ed io ci siamo avvicendati sulla cima, trattenendo a turno Oliver una decina di metri sotto: alcune balze di roccia erano decisamente fuori dalla sua portata, e io mi sono piuttosto sentito in colpa verso la povera bestia (nonchè anche un po' preoccupato per gli altri salitori: i cani sono più agili di noi, ma non hanno molto criterio rispetto alle pietre che smuovono o la scelta del percorso più intelligente. Oliver poi, figuriamoci). Questo qui di fianco è lui al rifugio dopo la discesa dalla cima...
E' stata una bella gita, nonostante decisamente fuoriportata per quadrupedi pelosi: grazie a Giovanni che ci invitati! La prossima volta magari mi porto una corda, siccome come dice Irene sono un fifone - in realtà spesso preoccupato più per i miei compagni che per me - magari salgo più sereno anche solo all'idea di averla con me.
A margine, la gita è anche stata un'ennesima conferma della spocchia del francese medio. Almeno una volta Irene ha dovuto ricordare ai simpatici alpinisti che ci precedevano che il fatto che loro non parlassero altra lingua che il francese non implicava che noi invece capissimo soltato l'italiano. Dunque, se proprio volevano spaccarci i marroni (per il cane era slegato, perchè parlavamo forte, perchè avevano la consueta la puzza la naso) avrebbero dovuto farlo apertamente o almeno sottovoce. Allez les bleus.
[…] voi, che forestali e pastori son gente vendicativa. Siamo saliti con lui praticamente dappertutto, persino sulla Pointe Percée, persino dove la gente andava legata in cordata. Beh, anche io e lui eravamo in cordata in qualche […]