Ce l'ho fatta! In poco più di un anno, tra un momento di pigrizia, un nuovo datore di lavoro, e la scoperta di una nuova particella, sono riuscito a finire la serie di articoli sui rivelatori di particelle a LHC, iniziata nell'ormai lontano 18 Marzo del 2011. A questo punto, se mettete tutte le informazioni insieme, dovreste capire - almeno a grandi linee - come riconosciamo le particelle all'interno dei nostri esperimenti. Spero che la serie vi sia piaciuta, almeno quanto ha fatto piacere a me scriverla.
Volete rileggere tutto da capo? Ecco i link alle dieci parti, più i due intermezzi, nell'ordine corretto:
- Prima parte: cosa riveliamo?
- Seconda parte: diversi modi di interazione
- Primo intermezzo: cilindri dove non si possono costruire sfere
- Terza parte: unire i puntini lasciati da particelle cariche
- Quarta parte: solenoidi e tracciatori
- Quinta parte: sciami di elettroni e fotoni
- Intermezzo imprevisto: sulla profondità di uno sciame, e sul perché i conti aiutano la comprensione
- Sesta parte: i calorimetri elettromagnetici di ATLAS e CMS
- Settima parte: sciami da adroni
- Ottava parte: spray di particelle (ovvero, come si vedono quark e gluoni)
- Rivelatori di particelle a LHC. Nona parte: i puntini lasciati dai muoni
- Decima parte: particelle che non lasciano tracce
Da tutte queste informazioni, dovreste avere una visione d'insieme di come le particelle prodotte nelle collisioni si manifestino all'interno dei diversi strati dei rivelatori. Dall'interno verso l'esterno, più o meno così:
Come avete imparato, la geometria dei rivelatori è però cilindrica. Nella realtà, lo stesso schema assomiglia piuttosto a qualcosa del genere in ATLAS, se ne prendete una fetta:
E, analogamente, a qualcosa di questo tipo in CMS:
Qualcuno mi ha chiesto se penso di mettere insieme questi articoli in un libretto, in modo simile a quello che avevo fatto per la serie sugli acceleratori e il funzionamento di LHC. La risposta è: forse sì, ma certo non immediatamente, per almeno tre ragioni. Primo, sto per andarmene in vacanza per un po', e dunque al limite se ne riparla al rientro. Secondo: una parte di questo materiale finirà probabilmente in un altro progetto un po' più ambizioso (di cui magari vi racconto dopo le vacanze. Ah, come sono misterioso!), per cui preferirei evitare che finisca anche altrove, almeno nell'immediato. Terzo: con tutto quello che avete imparato, non penserete mica che sia tutto finito qui? Prima di sparire in vacanza per un po', ho intenzione di lanciare un gioco (con ricco premio finale), basato proprio proprio sul contenuto di questa serie. Vorrete mica che mi metta a rilegare articoli, quanto invece posso spendere il mio scarsissimo tempo libero a preparare una sfida estiva per i miei lettori?
juhan dice
Buone vacanze! Sono curyoso per il mystero però.
IgorB dice
e anche per la sfida... anche se vado in vacanza pure io...
Marco dice
@IgorB: non temere, lascerò un larghissimo margine di tempo per partecipare alla sfida! Le istruzioni arrivano lunedì...
My_May dice
Per la vacanza, ok... ti diamo il bene-placito per andarci 😛
Per la sfida c'è un problema. Devo essere sincero, non ho letto nemmeno un articolo (motivo: sono più attirato dalla teoria che dalla pratica).
Se però lanci la sfida, chissà (visto che io le vacanze non le farò) potrei anche farmi venire voglia di leggerli. :;)
Buone vacanze 🙂
marco dice
Che dire... grazie mille!
Buone vacanze e alla prossima.
Fabiano dice
@Marco: non mi sembra che tu abbia spiegato il significato dei diversi colori delle tracce negli event display (come quello che mostri nel primo intermezzo, dove ci sono tracce fucsia, gialle, celesti e verdi). Potresti dire velocemente se i colori raggruppano tracce che appartengono allo stesso range di energia o magari provengono dallo stesso vertice secondario o cos'altro? Grazie. 🙂
Asmaro dice
Penso che si impara piu fisica in questo blog che in 5 anni di università 🙂
grazie per rendere comprensibile e divertente da capire cose che altrimenti sarebbero un tabù per la maggior parte delle persone.
P.S. me sto rileggendo tutto come uno scolaretto di prima elementare 🙂
luca dice
bellissimo...grazie mille...
Marco dice
@Fabiano: dipende molto da come sono le impostazioni dell'evento display. A volte colori diversi corrispondono in effetti a soglie in momento diverse, altre invece raggruppano tracce associate allo stesso vertice, altre ancora corrispondono all'associazione a un particolare jet.
Marco dice
Marco... ci fai il PDF? 😉
dario dice
@Marco
ci fai un bel libro ?
dario dice
magari intitolato "LE MIE PASSEGGIATE CON OLIVER"...in cui parli di fisica in maniera semplice come tu sai ben fare
Marco dice
@Marco: no, non immediatamente, e la ragione è correlata a quanto sto per rispondere a Dario...
@Dario: eh, guarda, la tua richiesta potrebbe non cadere del tutto nel vuoto (ah, come son misterioso!) 🙂
Marco dice
noooo... anche tu nel commerciale?
dario dice
@Marco
aspetto ansioso, lo acquisterei e lo leggerei con immenso piacere 🙂
Marco dice
@dario
non so se io lo comprerei... non tanto per i soldi, ma semplicemente perchè io lo renderei scaricabile gratuitamente avendo avuto piacere nello scrivere e rendere disponibile a chiunque quello che piace a me. Poi ovviamente Marco ci mette competenza e tempo non indifferenti, ne sono sicuro, ma mi ripeto, io lo farei gratuito.
@Marco... NON è una critica.
Marco dice
Eh, facciamo che ne riparliamo quando vi racconto che cosa sto facendo? 🙂
dario dice
@l'altro Marco
gratis non sarebbe giusto, ci si mette tempo e conoscenze nel realizzare i lavori e dopo la gratificazione "morale" ci vuole quella "materiale"...magari campassimo d'aria.
XectX dice
Oggi il professore di Fisica II ci ha illustrato brevemente il magnete superconduttore del CMS e la sua tecnologia "sofisticata", i primi due pensieri sono stati questo blog e questo articolo, ancora non ho letto nemmeno 5 di 10 parti. Colgo l'occasione per dirti che è davvero una gran bella cosa questa raccolta