All'inizio dell'anno Irene ha deciso di leggere soltanto libri in inglese nel 2011. L'idea di un progetto di lettura per orientare il consumo di libri di un anno mi è piaciuta un sacco, così ho ruminato anch'io uno schema per le mie letture del 2011, o almeno per una loro parte.
Siccome sono un discreto consumatore di fantascienza, sono andato a pescare la lista dei romanzi che nel passato hanno vinto sia il Premio Hugo e il Premio Nebula, con l'idea di leggere tutti quelli che non ho mai letto nel corso del 2011. La scelta della combinazione Hugo/Nebula è sicuramente di un criterio di eccellenza nel settore (anche solo vincere uno dei due lo è, ma la lista sarebbe stata troppo lunga per iniziare), anche se con un certo grado di arbitrarietà (per esempio, avrei potuto mettere dentro romanzi che hanno vinto il Premio Dick, o il Premio Campbell, o il premio Locus, o...), ma si trattava di avere una lista ragionevole da cui cominciare. Di una lista di 20 romanzi che hanno vinto i due premi, ce ne sono 7 che ho già letto. Gli anni si riferiscono alla vittoria dell'Hugo e del Nebula rispettivamente:
- 1966/1965: Dune di Frank Herbert. Letto - e apprezzato parecchio - durante un breve soggiorno a Parigi immediatamente dopo aver discusso la mia tesi di laurea, il ricordo è indelebilmente associato al divano letto di Marianna che ci ospitava in quei giorni. Ho letto anche un paio di seguiti - mi sono fermato a I figli di Dune - ma nessuno di quelli scritti dal figlio, che puzzano di minestra riscaldata lontano un miglio. Non ho visto la versione cinematografica - ma ce l'ho in DVD, magari prima o poi, ma esito - e qualche anno fa ho fatto un tentativo con la miniserie televisiva in cui recita persino Giannini, fermandomi alla prima puntata per eccesso di noia.
- 1970/1969: La mano sinistra delle tenebre di Ursula K. Le Guin. Preso in prestito dalla biblioteca di La Thuile qualche anno fa, è stato il primo romanzo della Le Guin che ho letto. Molto bello, certamente piuttosto politico, forse in questo un pochino datato, ma ne consiglierei caldamente la lettura (il modo con cui il problema delle relazioni tra popoli diversi e dell'identità sessuale sono trattati è molto interessante).
- 1973/1972: Neanche gli Dei di Isaac Asimov. Asimov è stato il mio primo contatto con la fantascienza, quando ero piuttosto giovane: ho iniziato intorno ai 12 anni con i romanzi di Lucky Starr e non ho più smesso fino a quando non ho letto tutto quello che il Buon Dottore aveva scritto. Neanche gli Dei rimane uno dei miei preferiti (e se la questione dell'identità sessuale di cui sopra vi stuzzica, allora dovreste leggere anche questo per una visione decisamente aliena).
- 1974/1973: Incontro con Rama di Arthur C. Clarke. Letto nel 1999 nella ristampa nei Classici Urania. Veramente molto bello, a tutti gli effetti un classico da non mancare se si ama il genere. Ci sono 3 seguiti non scritti (solo) da Clarke che, come spesso in questi casi, non mi ispirano neanche un po'. Invece ho scoperto che nel 1996 Sierra ne ha fatto un videogioco simile nel concetto a Myst: a questo darei volentieri un'occhiata.
- 1985/1984: Neuromante di William Gibson. Letto, riletto e riletto ancora anche in inglese, è stata la mia porta d'ingresso verso il cyberpunk, e verso i romanzi di Gibson in particolare. Questo mi ricorda che non ho ancora letto né Spook Country né Zero History: dovrei aggiungerli alla lista!
- 1986/1985: Ender's Game di Orson Scott Card. Letto in inglese qualche anno fa, mi è certamente piaciuto, ma devo ammettere che ero partito con aspettative ben più alte visto la venerazione riservata a questo titolo. È il primo di una serie che non per ora ho sentito il bisogno di esplorare oltre. Nell'elenco dei vincitori di Hugo e Nebula c'è un altro romanzo di Scott Card: speriamo bene!
- 2002: American Gods di Neil Gaiman. Divorato dopo essermi bevuto Nessun Dove dietro suggerimento di Iolanda. Come avevo potuto vivere senza aver letto nulla di Gaiman fino ad allora?
Ecco invece la lista dei 13 12 che mi mancano (gli anni si riferiscono sempre alla vittoria rispettivamente dell'Hugo e del Nebula). Ho lasciato i titoli in originale, perché da tempo non leggo più fantascienza tradotta, e dunque tenterò di leggerli in inglese (e marco in arancione quelli che ancora mi mancano)"
- 1971/1970: Ringworld di Larry Niven (352 pagine) [letto!]
1975/1974: The Dispossessed di Ursula K. Le Guin (400 pagine)[no, anche questo l'ho già letto! Vedi l'aggiornamento in fondo]
- 1976/1975: The Forever War di Joe Haldeman (256 pagine) [letto!]
- 1978/1977: Gateway di Frederik Pohl (320 pagine) [letto!]
- 1979/1978: Dreamsnake di Vonda McIntyre (277 pagine)
- 1980/1979: The Fountains of Paradise di Arthur C. Clarke (352 pagine) [letto!]
- 1984/1983: Startide Rising di David Brin (496 pagine) [letto!]
- 1987/1986: Speaker for the Dead di Orson Scott Card (382 pagine)
- 1993/1992: Doomsday Book di Connie Willis (592 pagine) [letto!]
- 1998: Forever Peace di Joe Haldeman (368 pagine)
- 2004: Paladin of Souls di Lois McMaster Bujold (496 pagine)
- 2008/2007: The Yiddish Policemen's Union di Michael Chabon (432 pagine)
- 2010/2009: The Windup Girl di Paolo Bacigalupi (300 pagine) [letto!]
L'unico di questi con cui ho già fatto un tentativo abortito è The Yiddish Policemen's Union, il cui inglese gergale e mescolato all'Yiddish avevo trovato faticoso. Ma d'altra parte The Amazing Adventures of Kavalier & Clay di Chabon mi era piaciuto veramente molto: probabilmente devo solo riprovare. Sono molto curioso di Forever War (e Forever Peace) di Haldemann e Gateway di Pohl, ma penso che cercherò di seguire la lista in ordine cronologico, a meno che qualcuno abbia un forte suggerimento su quale dei titoli leggere prima. Sono solo incerto per Startide Rising di Brin, perché apparentemente è il secondo di una saga di sei, e nel caso probabilmente mi toccherà leggere prima almeno il primo (devo verificare se sono veramente molto legati tra loro, o se reggono la lettura individuale. Qualcuno li ha letti?).
Se guardo la dimensione media di questi romanzi (circa 380 pagine) l'impressione è che siano agevolmente leggibili, specialmente rispetto a certi tomi che bivaccano da settimane o mesi sul mio comodino (l'ultimo iniziato in ordine di tempo, Anathem di Neal Stephenson, conta 928 pagine! Ma ci sono quasi...). Nonostante questo, Il totale conta comunque più di 5000 pagine, per cui non so dire se - al ritmo di lettura che riesco a sostenere in questo periodo - sarò capace di leggerli tutti di qui alla fine dell'anno. Vi terrò informati dei progressi.
Aggiornamento [15/4/2011]: Mat mi fa notare con candore che The Dispossessed di Ursula K. Le Guin è intitolato in italiano i reietti dell'altro pianeta. Mi si apre uno spiraglio nella memoria! L'ho già letto (sempre grazie all'ottima biblioteca di La Thuile)! In un colpo solo mi sono portato avanti di 400 pagine, mi mancano solo più 12 romanzi 🙂 A margine: ma che traduzione del piffero del titolo è? In ogni caso, ottimo come La mano sinistra delle tenebre, che però forse mi era piaciuto di più. I reietti è certamente ancora più politico, e forse un poco più datato.
Aggiornamento [19/4/2011]: a volte l'Universo manda dei messaggi. Guardate che cosa ho trovato oggi nello scaffale dei libri di scambio di ATLAS: forse dovrei rileggerlo... 🙂
Aggiornamento [16/2/2015, quattro anni dopo!]: ho ripreso in mano il progetto, vediamo se riesco ad arrivare in fondo. E naturalmente nel frattempo si sono aggiunti altri titoli alla lista:
- 2011/2010: Blackout/All Clear di Connie Willis (sono due romanzi, 512 pagine il primo, 656 il secondo. Visto però quanto mi era piaciuto Doomsday Book penso di potercela fare...)
- 2012/2011: Among Others di Jo Walton (302 pagine)
- 2014/2013: Ancillary Justice di Ann Leckie (409 pagine) [letto!]
Aggiornamento [10/7/2019]: la lista si allunga...
- 2018/2017: The Stone Sky by N. K. Jemisin (464 pagine, ed è pure il terzo di una trilogia, mi toccherà leggere gli altri prima?)
juhan dice
Sarei molto interessato a sapere cosa ne pensi di Anathem. Io ho aspettato la traduzione italiana (due volumi, 1 migliaio di pagine in totale) perché mi avevano detto che in inglese era difficoltoso
blokkkkko dice
Splendida idea!
Tra quelli che non hai ancora letto spero che apprezzerai Gateway, il primo di una serie, un libro secondo me molto bello che ho trovato veramente interessante.
Tra quelli che invece hai letto e non rientrano nella tua lista del 2011 ti sei mai imbattuto in Miller o Farmer?
Tra l'altro leggerli in lingua originale sembra quasi diventata un necessità, almeno qui a Torino, visto che ormai le novità tradotte riguardano perlopiù il genere fantasy o le storie sui vampiri e in libreria hanno solo Dick o Asimov.
Ciao.
Giuseppe Delfanti dice
Ciao Marco,
anche se è parecchio che seguo il tuo Blog è la prima volta che posto.
Grazie per i tuoi suggerimenti, permettimi (da persona un pò "datata" di dartene qualcuno io almeno per una prova di lettura.
Suggerirei "un amore a Siddo" di Farmer (autore già citato) e poi due libri che (per me) sono assolutamente imperdibili anche se molto discussi, "City"di Clifford D. Simak e" La città e le stelle" di Clarke.
In ogni caso,Buone letture.
Beppe
Marco dice
City è bellissimo, Simak è bellissimo! Ho letto anche l'anello intorno al sole. È un autore cui voglio bene.
My_May dice
Io sono cresciuto a pane e "ciclo delle fondazioni" di Asimov.
L'ho letto soltanto una volta (ogni ciclo un libro, alcune volte introvabile) ma ancora mi ricordo la passione che avevo nel leggerlo.
Nel duemila (circa) invece entrai in una libreria in una città d'Italia (che non è la mia città natale) e chiesi un libro di fantascienza. Il tipo mi consigliò caldamente "Fahrenheit 541" di Ray Bradbury. Ho tentato per tre volte di leggerlo, ma mi sono sempre arreso prima di arrivare alla metà. Non credo abbia vinto alcun trofeo... ma mi dicono che è un libro, diciamo "importante". Bho... Qualcuno lo ha letto?
Comunque Asimov rimane per me il massimo, anche se come ho detto, avevo difficoltà a trovare copie anche per prenotazione e quindi oltre il ciclo delle fondazioni e poco altro non ci sono andato... ricordo un bel racconto su Lucky Starr ma non ricordo quale. Rimasi così affascinato che passai il tempo ad andare da una libreria all'altra con la speranza di trovare copie che purtroppo non trovato.
Ora però sono passato a letture più alla mano tipo profezie dei Maya sul 2012 😀
Marco dice
@Juhan: non ho ancora finito Anathem, sono a poco più che due terzi, e per adesso lo trovo piacevole e interessante. All'inizio la lingua è stata un po' faticosa (essendoci un vocabolario inventato, ho dovuto filtrare tra le parole inglesi che non conoscevo e quelle che non potevo conoscere perché inventate di sana pianta). L'idea di fondo è geniale, e il tema della relazione tra idee e realtà fisica, tra significato e significante, e in generale della semantica di un linguaggio, è molto stimolante. Probabilmente il testo è un po' lungo e la minestra a volte riscaldata (Stephenson tende a sbrodolare, a volte), e aspetto di vede come la questione del primo contatto verrà risolta.
@Blokkko: di Millero ho letto solo il classico "A Canticle for Leibowitz", di Farmer molti anni fa (ancora al liceo) "Venere sulla conchiglia", e poi più tardi uno o due della serie di Riverword. La lettura in inglese è ormai diventata la mia unica modalità. Una volta preso il giro, non riesco più a leggere fantascienza americana tradotta.
@Giuseppe: grazie per i suggerimenti! "City" è nella lista dei desideri da tempo...
#My_may: molti appassionati del genere ti diranno che hanno cominciato con Asimov, io stesso sono partito da li. Ma in effetti c'è parecchio (molto!) di più e di diverso oltre la fantascienza degli anni d'oro, e, senza nulla voler togliere al Buon Dottore, ci sono temi e toni più moderni che vale veramente la pena di assaggiare.
My_May dice
Infatti trovo una buona iniziativa quella di scambiarci qualche idea su i buoni libri (per me solo tradotti in italiano).
Negli ultimi tempi (scelti un po' a caso, o secondo sensazione) ho letto questi due libri, che mi sono piaciuti (anche se non ho alcun metro per giudicarli):
-L'ultima dimensione di Clarke
-Il quinto giorno di Frank schatzing
Quest'ultimo l'ho trovato davvero originale e seppure conta ben 1000 pagine si legge come un grissino. 🙂
Emanuele Balboni dice
Accidenti che progetto di lettura!
Col timore di essermi perso qualche capolavoro, anche io mi ero messo in testa di leggermi tutti i premi Hugo, salvo poi arrendermi al volume enorme dell'impresa. E allora sono tornato ai classici che non avevo mai affrontato (Farenheit 451, Starhip troopers, The Moon is an harsh mistress, etc..), per poi, quasi per caso, innamorarmi perdutamente. Di un tizio di nome Charles Stross.
Ho letto il suo "Accelerando" subito dopo aver finito "La matrice spezzata" e l'ho riletto subito una seconda volta! (se ti interessa darcvi un' occhiata lo stesso Stross distribuisce l'e-book in creative commons a questo link http://www.antipope.org/charlie/blog-static/fiction/accelerando/accelerando-intro.html). E poi, Richard Morgan, Vernor Vinge, ... aaah! così tanti libri e così poco tempo per leggerli tutti!
Tra l'altro grazie a uno dei tuoi post precedenti credo proprio che leggerò American gods.
E BTW anche io sono tentato di leggerli in inglese (soprattutto quando Heinlein si inventa un potpourri mescolando russo, inglese italiano sulla sua Severa Luna, e la traduzione lava via il tutto), ma dopo aver desistito con la versione inglese di Accelerando sono un po' timoroso. Se dai un'occhiata al link mi dici se è il mio inglisc a far schifo o è proprio Stross ad essere criptico? 😀
Marco dice
@Emanuele: grazie per la segnalazione, ho prontamente scaricato l'epub di Accelerando per quando troverò il tempo (ah!), e poi magari ti faccio sapere per l'inglese (ma secondo me è solo questione di allenamento, e la fantascienza ha un vantaggio in questo senso: siccome il genere impone di scoprire molti dei significati delle parole e degli oggetti/luoghi/azioni inventati dal contesto, uno prende presto l'abitudine a non preoccuparsi troppo se non capisce subito un termine, che sia veramente inventato o ignoranza dell'inglese. Paradossalmente, la stessa tecnica funziona a meraviglia con i romanzi elisabettiani).
Marco dice
P.S. ho appena realizzato che conosco Charlie Stross, nel senso che ha scritto delle cose a quattro mani con Cory Doctorow (Doctorow è una delle mie passioni recenti) che ho letto/ascoltato recentemente (per sempio "Jury service").
Mat dice
The Dispossessed assolutamente!
I miei ritmi di lettura sono atrofici da molto tempo, ormai, ma "I reietti dell'altro pianeta" è una delle cose migliori che ho letto negli ultimi anni (era l'estate del 2007, Enea era appena nato ed eravamo in vacanza in Grecia. Forse per tutte queste cose ne ho un'opinione mooolto positiva?).
Tra l'altro è anche uno dei libri migliori che ho condiviso con Sara... buon viaggio!
Marco dice
Aspetta aspetta aspetta, "The Dispossessed" sarebbe "I reietti dell'altro pianeta"? Ma allora l'ho già letto! Ma che piffero di traduzione del titolo è? In ogni caso, condivido l'entusiasmo, anche se qui la vena politica della Le Guin è persino troppo marcata (e per certi versi in certi istanze un po' datata). In ogni caso, mi sono portato avanti al volo di 400 pagine!! 🙂 Aggiorno il post...
Agostino F. dice
Beato te e tutti coloro in grado di leggere un libro in inglese. Io da amante della fantasceinza sono affetto dal grave limite di dover leggere solo in italiano. Il che spesso e volentieri significa non poter terminare una serie come nel caso dei seguiti di Dune scritti dal figlio di Herbert. Non è una perdita grave ma scoccia. Parlando di Dune se puoi arriva almeno fino all' "L'imperatore-dio di Dune" uno dei libri di SF più commoventi che abbia mai letto.
Di seguito visto che mi hai consigliato Odissea nello Zeptspazio ecco i miei consigli di lettura non tengono conto di premi vinti ma sono in cima alla mia personale classifica:
1)L'età dell'oro di John C. Wright e i 2 seguiti in pratica e un unico romanzo diviso in 3 parti quindi se lo inizi accertati di avere a portata di mani gli altri 2.
2) Ciclo della Cultura di Iain M. Banks da leggere in odine sparso il mio preferito è "L'altro universo".
3) Se ti piace il cyberpunk (o più precisamente il post cyberpunk)non puoi perdere "Snow Crash" e "L'era del diamante" entrambi di Neal Stephenson
4)Infine se ti piacciono i racconti, i libroni, e ti piace andare sul sicuro leggendo roba che ha vinto premi consiglio caldamente le raccolte "I Premi Hugo" io me lo sono fatte tutte dal 1955 al 1994.
Agostino F. dice
P.S. se dovessi scegliere da cosa partire tra quelli della tua lista comincerei senza indugio da Le fontene del paridoso di Clarke perchè adoro i romanzi che parlano di megastrutture e l'ha scritto Clarke. Poi tu ci lavori in una megastruttura quindi... 🙂
Marco dice
Ciao Agostino,
La mia esperienza è che a leggere in inglese si impara. Io ho iniziato seriamente più o meno dieci anni fa con Quarantine di Egan: ero negli Stati Uniti per ragioni di lavoro, il mio inglese era lontano dall'essere perfetto, ma una visita da Borders mi ha lasciato esterrefatto per la scelta, e non ho resistito e saccheggiato. All'inizio è dura e si legge più il dizionario che il libro, ma a distanza il mio inglese è moooolto migliore anche grazie a queste letture.
Quanto ai consigli, il fatto che abbia già letto circa la metà dei premi Higo+Nebula dovrebbe insospettirti: sono abbastanza un appassionato del genere 🙂 E dunque ovviamente ho già ampiamente digerito praticamente tutto Ian M. Banka (ho iniziato da Consider Phlebas e non mi sono più fermato o quasi), e il di Stephenson ho letto tutto tranne il ciclo barocco (la lunghezza media dei suoi testi a volte mi lascia un po' interdetti. Adesso finisco Anathem e poi lascio sedimentare un po'). Wright mi manca, vediamo come avanza il progetto e poi deciderò (tutti gli Hugo? Tutti i Nebula? Tutti gli Urania 🙂 ?).
Agostino F. dice
P.S.S. Grave dimenticanza. Come ho potuto non consigliare ad un uomo che lavora all'LHC questi 3 romazi facenti parti del "Ciclo della Caccia alla Terra" di Roger MacBride Allen? Se non li hai mai letti per temi trattati (accellaratori di particelle immensi, sfere di Dyson ecc) consiglio caldamente la lettura di "L'anello di Caronte", "La sfera spezzata" e "Farside cannon". L'ultimo è inedito in italiano quindi diversamente da me (invidia invidia) potrai completare questo ciclo che anche se non è in cima alla mia personale classifica e cmq una bella serie di SF Hard.
Agostino F. dice
Lo immaginavo infatti non mi sono messo a consigliarti classici... Vero,a leggere in inglese si impara,ma quello che mi manca e la voglia di mettermi col dizionario non riuscirei a godermi quello che leggo perchè non riuscirei ad andare in quel particolare stato mentale in cui "leggo senza accorgermi di leggere" che mi coglie quando leggo qualcosa che mi piace. Wright te lo messo in cima proprio perchè è secondo tra i più sottovalutati è sconosciuti (nonchè più bravi) autori degli ultimi tempi. Buona lettura.
claudio dice
Ciao Marco,
personalmente sono un cultore della saga di Dune: ho letto tutta l'esalogia originale, la prima triologia di Brian e mi accingo a legger la seconda, giocavo al gioco da pc (486!) a Dune, Dune 2, Dune 2000, ho visto film e le 2 miniserie...perchè ti dico tutto questo?
Semplicemente per consigliarti ASSOLUTAMENTE il film di Lynch, è molto bello (infatti non capisco l'abiura del regista) a differenza delle 2 miniserie, della quale la prima è veramente inguardabile. In merito ai libri invece c'è da ammettere che Herbert Senior è un autore molto onirico che tralascia molta azione (tra il primo ed il secondo libro la jihad di Usul miete 600 miliardi di vittime e viene solo accennata brevissimamente), e durante la lettura può risultare avvilente....l'opera del figlio invece va a colmare proprio queste lacune, spiegando molto meglio l'Universo, trame e e sottotrame le cui ricadute si hanno inevitabilmente nel'Opera originale, insomma non è decisamente una minestra riscaldata. Prerequisiti: se non vuoi rileggerti tutta la saga, anche solo il primo Dune è sufficiente per una piena comprensione.
Spero che i miei consigli possan esser cosa gradita,
cordiali saluti!
Marco dice
@Agostino: grazie per la segnalazione, messo in lista, vedremo quando ce la farò 🙂 Quanto all'inglese, potresti iniziare da cose semplici (storie brevi o racconti) e con qualcosa che hai già letto in italiano (il mio primo vero tentativo verso la fine del liceo era stato con i racconti dei robot di Asimov, che di fatto sapevo a memoria).
@Claudio: Ho il DVD del film di Lynch nel cassetto, prometto che proverò, devo solo trovare una sera in cui la signora non ci sia o vada a letto presto 🙂 Le remore sono sempre state alimentate dalla presenza di Sting 🙂 e dal fallimento del progetto precedente affidato a Jodorowsky: ho sempre temuto una forte delusione!
Carlo dice
Ormai leggere SF in Italia è quasi impossibile. Sicuramente più difficile rispetto al passato, basta per esempio andare a vedere come si sono affossate belle colloane come la Oro della editrice Nord.
A meno che un libro non diventi un best seller nei paesi anglosassoni o che sia scritto da uno scrittore di culto, leggere fantascienza attuale è praticamente impossibile se non si mastica l'inglese.
Senza contare che certi libri sono usciti di stampa e nel mercato dell'usato hanno prezzi esorbitanti.
Anch'io a suo tempo mi sono trovato al bivio ed ho capito che la voglia di leggere SF a tutto campo era maggiore della difficoltà di leggere un libro in inglese.
Mi son fatto consigliare da gente più esperta e la scelta è ricaduta su Forever War di Haldeman (che fra l'altro è pure in lista) che ha un inglese liscio e di facile comprensione.
Poi quando si prende confidenza con la lingua si molla o quasi la SF italiana avendo una serie di vantaggi:
- prezzi minori (basta considerare che il fantastico ciclo di Hyperion di Simmons nel mercato dell'usato in italia viene a costare circa 30-40€ a libro, mentre su amazon i libri (nuovi) vengono 5-6€
- si inizia a padroneggiare la lingua inglese.
- si può leggere qualunque cosa. Subito, senza dover aspettare che qualche casa editrice compri i diritti.
LGO dice
Avevo commentato ma si è perso il commento...
Quindi: ma che bella idea 🙂
E' un sacco che non leggo fantascienza, l'ultimo è stato Perdido Street Station, che ho amato tantissimo ma nella mia cerchia di conoscenze non è stato altrettanto apprezzato - e che forse è più fantasy che fantascienza - e una roba giapponese che era troppo giapponese e sicuramente fuori dal circuito Hugo-Nebula.
Tienici aggiornati 🙂
Marco dice
Beh, "Perdido Street Station" è stato nominato sia per l'Hugo che per il Nebula nella categoria miglior romanzo nel 2002, e ha vinto una serie di altri premi, dunque tanto fuori dal giro non mi sembra 🙂
Simone dice
Speaker for the Dead se non erro è proprio il secondo libro della saga di Ender... per cui il bisogno di esplorare oltre inconsciamente l'hai sentito! 🙂
PS: io inconsciamente sono partito dal terzo libro... ti dico solo questo!
Jonathan dice
Il film Dune di De Laurentis è molto bello, ma non avendo letto il libro non so dire quanto sia fedele. In generale non è giusto paragonare il film al libro da cui è tratto, è sempre meglio considerali due cose distinte.
Tornando al film, le atmosfere e le ambientazioni sono particolarmente origiali ed insolite per un film di fantascienza. Secondo me ti piacerà… non ha nulla a che vedere con la pessima serie tv che ho intravisto anche io durante uno zapping!
gianluigi dice
Ciao, Marco
I miei preferiti tra quelli che hai citato sono "Incontro con Rama" e "Neanche gli Dei"
consiglierei anche "The Mote in God's eye" di Larry Niven & Jerry Pournelle, (è un po' lungo ma è il miglior romanzo di fs tra quelli che ho letto che parli del primo contatto tra umanità e altra civilizzazione in un lontano futuro ; è anche un po' datato - vi si parla di un CoDominium formato da USA e URSS)
Gianluigi
Anastasia dice
Salve! Purtroppo non posso commentare come si deve l'articolo, non avendo assolutamente letto i libri citati... vengo infatti da una giornata di ricerca in giro per Roma ed in nessuna libreria è possibile comprare il ciclo di Dune... in effetti volevo giusto chiedere se qualcuno è disposto a vendermi il cofanetto ... 🙂
Marco dice
Hai provato con la fantabancarella?
tofone gianpiero dice
Sono vecchio per antico pelo, ma sono cresciuto con la SFe sinceramente tutta la sf del passato forse per nostalgia, a me sembra stupenda.In inglese,ho letto soltanto " Un cantico per Leibowitz e Gli sciavi del non A di Van Vogt. Non bisogna dimenticare autori che frse non sono premi Nebula o Hugo, ma che hanno fatto la storia della sf .CitoVan Vogt Gli schiavi del non A,Fritz Leiber,Farmer, Simak,
Heinlein,Clarcke,Sturgeon,Anderson,Bradbury(cronache marziane).Certo leggerli in lingua originale, sarebbe meglio e più economico,ma sono un gran pigro.Per esempio questa è la prima volta in dieci anni di computer, che mi inserisco in un blog, forse per amore di Oliver
heinlein
Skarn dice
Dovresti proprio leggere Sandman, il fumetto scritto da Neil Gaiman. Ti dico che mi ha appassionato abbastanza da leggerlo per intero (credo 74 albi) sullo schermo del mio portatile.
Però leggilo in originale, è stato tradotto come un fumetto e non come un'opera di letteratura, quindi la traduzione è un po' penosa, e procurarmi tutta l'opera in inglese mi costava troppo, da cui la lettura a pc...
Marco dice
@Skarn: e che cosa ti fa pensare che non l'abbia ancora letto? 🙂 Io e Neil Gaiman abbiamo una frequentazione che risale a molto tempo fa, un po' in tutte le forme (fumetto, romanzo, televisione, cinema)
Stefano dice
Capito qui per caso ma mi permetto lo stesso di far notare che il romanzo della Bujold che hai elencato rientra nella letteratura Fantasy e non nella fantascienza propriamente detta.
Detto ciò se non lo hai mai letto, da parte mia consiglio della stessa autrice il ciclo dei Vor composto credo di ormai una ventina di libri e tra questi trovi anche un duplice vincitore Nebula-Hugo: The Mountains of Mourning (tra l'altro questo libro è scaricabile liberamente).
Francamente di questo ciclo preferisco altri libri, ma le regole del gioco vanno rispettate.
My_May dice
Ieri ho trovato e comprato Dune di Herbert, 4,90 euro editore Fanucci.
C'era tutta la raccolta, ma spero almeno di leggermi questo, lo spero, visto che chi ha scritto la prefazione parla di un libro "non facile".
Carlo dice
Ciao, il mio progetto è ancora più ambizioso! Leggere o rileggere tutti i premiati (Hugo e Nebula) in tutte e quattro le categorie. Se capiti sul sito fantascienza.com, nel forum trovi la discussione sui premi Hugo e le mie recensioni delle varie annate, ho cominciato dagli inizi e ho da poco terminato l'Hugo 2009/Nebula 2008.
Ciao!