Dopo una settimana di annunci a volte contrastanti, venerdì il CERN ha finalmente emesso il comunicato stampa ufficiale a proposito delle riparazioni di LHC e dei programmi per il 2009. Insieme alle quattro righe per i giornalisti, il Direttore Generale ci ha anche spedito un report più corposo, che di fatto conferma quello che vi raccontavo recentemente (per la cronaca, la presentazione sulla stato della macchina fatta lunedì scorso all'ATLAS week è adesso disponibile anche in formato video, per chi volesse vedere con i suoi occhi e sentire con le sue orecchie).
Per il momento non c'è veramente molto altro da aggiungere, se non forse una notiziola da corridoio: la strategia di medio termine di LHC verrà discussa in un workshop dedicato che gli addetti ai lavori chiamano "il meeting di Chamonix", workshop che da sempre si tiene all'inizio di Febbraio. Per l'occasione, oltre ai macchinisti, dovrebbero essere coinvolti anche i rappresentanti degli esperimenti: credo che prima di allora sarà difficile dire se le previsioni e i programmi del report sono credibili. Nell'attesa, dunque, buona lettura.
sergio dice
come mai il file scaricato non riesco a visualizzarlo nemmeno con vlc?parlo del report formato video,che estensione ha?
Marco dice
Il link porta a una pagina web, dalla quale puoi scegliere in che formato (Flash o Realplay) il filmato in streaming, oppure di scaricarlo. In questo caso si tratta di un archivio zippato (estensione .tgz) che dovresti poter aprire con qualunque applicazione che supporti la compressione PKZIP e TAR (dunque, per dire, WinZip). Il contenuto è una directory con una marea di file, per vedere localmente lo streaming RAM sincronizzato con le slide. Apri con il tuo browser il file index.htm, e segui i link di li. Buona fortuna.
sergio dice
grazie mille ora provo
QL dice
Marco hai sentito la notizia?
http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.2840222743
La riporto qui di seguito:
" Oggi il via libera dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) agli studi di fattibilità
Al via nuovo acceleratore, esplorerà l'universo di 13,7 mld di anni fa
Il progetto SuperB è complementare a quello dell'Lhc del Cern di Ginevra e potrebbe vedere la luce a Roma. Verrà ricreata una condizione simile a quella immediatamente successiva al Big Bang, in cui la materia e l'antimateria coesistevano.
ultimo aggiornamento: 22 dicembre, ore 19:49
Roma, 22 dic. (Adnkronos/Ign) - Potrebbe aprirsi a Roma una nuova finestra sull'Universo primordiale, l'Universo di oltre 13 miliardi di anni fa. Muove infatti i primi passi il super acceleratore di particelle SuperB, un nuovo megacomplesso di ricerca che, con una tecnica innovativa inventata dai laboratori di Frascati, alle porte della Capitale, potrebbe esplorare l'Universo com'era 13,7 miliardi di anni fa. L'avvio di questa nuova avventura scientifica è stato sancito oggi, con il via libera dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) agli studi di fattibilità per arrivare al progetto internazionale del nuovo, rivoluzionario acceleratore SuperB.
Una volta superata questa prima fase, il progetto potrebbe vedere la luce a Roma e, una volta nato, il lavoro di SuperB sarà complementare a quello che sta iniziando a svolgere il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra. Forte il carattere internazionale della nuova impresa scientifica cui collaboreranno scienziati e istituzioni di ricerca di Stati Uniti, Russia, Francia, Germania, Canada e di altri Paesi.
Il Comitato Direttivo dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) ha quindi approvato all'unanimità l'avvio degli studi internazionali, l'avvio cioè della cosiddetta 'fase Tdr' (technical design report) per un progetto di Super Flavor Factory ('SuperB Project'), nuovo acceleratore di particelle per esplorare le condizioni iniziali dell'Universo. <>.
Il Comitato Direttivo ha quindi deciso di far partire il progetto di fattibilità di SuperB per organizzare lo sforzo internazionale necessario a far sì che l'inizio della costruzione della macchina possa avvenire nel giro di 2 o 3 anni. <>.
SuperB si basa su un nuovo schema per gli acceleratori di particelle sperimentato a Frascati sviluppando un'intuizione del fisico italiano Pantaleo Raimondi. <>.
<>.
QL dice
A proposito, nel caso non ti fosse giunta notizia, permettimi di riportare in cosa consiste il metodo di Raimondi:
http://www.infn.it/news/news.php?id=468
Marco dice
Ciao QL, grazie per le segnalazioni.
Conoscevo il progetto di Super-B, nell'ambiente italiano se ne parla da tempo. Si tratterà di una "B-factory" dove si potranno fare cose simili a quelle di Babar a SLAC, dunque in effetti una fisica parallela e complementare a quella che si studierà a LHC, A suo tempo non era chiaro chi avrebbe messo i soldi, siccome l'Italia voleva il progetto a casa sua, ma non aveva i fondi per farlo da solo. Nel pezzo si parla di "forte carattere internazionale", ma siccome siamo ancora agli studi di fattibilità, aspetterei a vedere chi metterà i soldi (e quanti).
QL dice
Ma soprattutto speriamo che non sia solo uno di quei tanti cantieri nonchè progetti tipicamente italiani dove si inizia ma non si sa quando si finisce, per non dire che si iniziano soltanto.
Xisy dice
Se mai verrà approvato, sarà sicuramente un progetto internazionale (quindi non "all'italiana", fiuuu) anche se l'INFN parteggia fortemente per averlo in loco. A me l'idea di "trasferire" Babar da un'altra parte e upgradarlo non piace molto, e il fatto che il nuovo sito potrebbe essere italiano mi lascia non poco perplesso di questi tempi (anche negli USA stanno rivedendo i finanziamenti alla fisica degli acceleratori, non sarà un po' ambizioso rilanciarla da noi?)....Però di fatto sembrerebbe una grandissima opportunità per il paese, quindi alla fine spero che il progetto vada in porto.