Apparentemente tre giorni fa, il 25 febbraio, era la Giornata della Lentezza. Come è probabilmente giusto che sia, io me ne sono accordo in ritardo! Che l'universo stia tentando di dirmi qualcosa? In ogni caso trovo che l'occasione si sposi bene con le mie velleità di ripensare il tempo e il suo uso. E quindi, per festeggiare l'occasione, eccovi qui un estratto dell'articolo di Michele Serra dell'11 febbraio scorso sull'argomento (ma prendetevi il tempo di leggerlo tutto):
Allo stesso modo del relativismo etico, il relativismo cronologico non merita di essere bollato come piaga post-moderna. Merita di essere vissuto e governato, per quanto riusciamo: è una condizione nuova, ancora semi-sconosciuta, produce le sue vittime, anche i suoi mostri, ma ci offre la vertiginosa opportunità di disporre nel nostro tempo. Ci carica, anche, di responsabilità maggiori: se facciamo scialo di questa libertà, se la viviamo da ingordi, e ingurgitiamo bulimicamente il tempo fino a scoppiarne, è solo colpa nostra. Dobbiamo imparare a regolare l´aspro, contraddittorio rapporto tra ambizione e serenità, tra bisogno di successo e bisogno di riposo.
e un simpatico video sull'iniziativa scovato grazie a Giornalismo d'altri:
Infine, consigli per la lettura:
- Il pensiero meridiano, di Franco Cassano, Ed. Laterza.
A presto, ma non troppo in fretta...
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